Consorzi rupestri a leccio
Lo studio > Il paesaggio vegetale
Si tratta di popolamenti, non costanti nella composizione, a leccio (Quercus ilex) prevalente, da interpretare come evoluzione termofila degli ostrieti, oppure come condizione attenuata, in situazione limite, dei boschi a sclerofille sempreverdi. In ogni caso, il contingente di specie mediterranee (s.l.) è qui piuttosto scarso, annoverando, oltre al leccio, il cisto femmina (Cistus salvifolius), l'erica arborea (Erica arborea), la valeriana rossa (Centranthus ruber) e poche altre entità.
Questa cenosi si limita a stazioni poco estese, con esposizione sud, che si localizzano appena ad ovest dell'Orzale e si spingono in direzione di Pruno-Le Caselle, sempre su affioramenti rocciosi.