Gli alberi
71)
Carpino nero (Ostrya carpinifolia Scop.)
CORYLACEAE
Alto da 2 a 10 m, con corteccia bruno-grigia, liscia. Foglie lanceolate, con margine seghettato. Fiorisce tra aprile e maggio, contemporaneamente all'uscita delle foglie dell'anno; le infiorescenze maschili sono amenti verde-bruni, cilindrici, penduli, lunghi fino a 15 cm. Le infiorescenze femminili, dapprima piccole, maturano dando forma all'infruttescenza. Ogni frutto, di piccole dimensioni, è avvolto da una brattea richiusa su se stessa a formare una vescica chiusa, una sorta di "sacchetto" che ne facilita la dispersione.
Pianta frugale, vive su terreni calcarei aridi e sassosi, fino a circa 1000 m.
Alto da 2 a 10 m, con corteccia bruno-grigia, liscia. Foglie lanceolate, con margine seghettato. Fiorisce tra aprile e maggio, contemporaneamente all'uscita delle foglie dell'anno; le infiorescenze maschili sono amenti verde-bruni, cilindrici, penduli, lunghi fino a 15 cm. Le infiorescenze femminili, dapprima piccole, maturano dando forma all'infruttescenza. Ogni frutto, di piccole dimensioni, è avvolto da una brattea richiusa su se stessa a formare una vescica chiusa, una sorta di "sacchetto" che ne facilita la dispersione.
Pianta frugale, vive su terreni calcarei aridi e sassosi, fino a circa 1000 m.
72)
Orniello, frassino da manna (Fraxinus ornus L.)
OLEACEAE
Arbusto o albero alto fino a 10 m, con rami opposti. Foglie opposte, imparipennate, composte da 2-5 paia di foglioline ellittiche. Fiori a 4 petali bianchi, riuniti in dense pannocchie. Il frutto è una sàmara, con un'ala di forma ellittica, lunga fino a 25 mm, con la funzione di facilitare la dispersione del seme. Specie frugale, colonizza anche terreni poveri.
Viene coltivato in Sicilia: se ne ottiene una linfa, la "manna", che geme per incisione del fusto; questa linfa viene fatta essiccare, raccolta e tagliata in cannoli lunghi cinque centimetri. La manna contiene mannitolo; ha proprietà blandamente lassative, emollienti ed espettoranti. Viene impiegata anche come dolcificante per diabetici.
Arbusto o albero alto fino a 10 m, con rami opposti. Foglie opposte, imparipennate, composte da 2-5 paia di foglioline ellittiche. Fiori a 4 petali bianchi, riuniti in dense pannocchie. Il frutto è una sàmara, con un'ala di forma ellittica, lunga fino a 25 mm, con la funzione di facilitare la dispersione del seme. Specie frugale, colonizza anche terreni poveri.
Viene coltivato in Sicilia: se ne ottiene una linfa, la "manna", che geme per incisione del fusto; questa linfa viene fatta essiccare, raccolta e tagliata in cannoli lunghi cinque centimetri. La manna contiene mannitolo; ha proprietà blandamente lassative, emollienti ed espettoranti. Viene impiegata anche come dolcificante per diabetici.
73)
Betulla (Betula pendula Roth)
BETULACEAE
Elegante albero alto fino a 20 m, con fusto eretto.
Corteccia bianca che si sfoglia trasversalmente in sottili strati pergamenacei. Foglie triangolari-rombiche, con margine dentato e seghettato; chioma rada. Fiori non molto vistosi, riuniti in amenti.
Il frutto è una nùcula molto piccola, dotata di due ali membranacee che ne facilitano la dispersione.
Sulle Apuane si trova per lo più su terreni silicei con buona disponibilità di acqua.
Elegante albero alto fino a 20 m, con fusto eretto.
Corteccia bianca che si sfoglia trasversalmente in sottili strati pergamenacei. Foglie triangolari-rombiche, con margine dentato e seghettato; chioma rada. Fiori non molto vistosi, riuniti in amenti.
Il frutto è una nùcula molto piccola, dotata di due ali membranacee che ne facilitano la dispersione.
Sulle Apuane si trova per lo più su terreni silicei con buona disponibilità di acqua.
74)
Cerro (Quercus cerris L.)
FAGACEAE
Quercia a foglie caduche, alta fino a 25 m. Le foglie cadono tardivamente, alla fine dell'autunno. Foglie di forma estremamente variabile, lobate e ruvide su entrambe le facce. Lobi mucronati all'apice e piuttosto profondi: arrivano vicino alla nervatura centrale.
La corteccia si screpola in piastre fra le quali emerge longitudinalmente lo strato sottostante (fellema) di color rosso-aranciato. Ghiande con aspetto caratteristico: sono avvolte alla base da una cupola con numerose squame lineari ricurve lunghe fino ad 1 cm.
Vive per lo più su suoli acidi ed in ambienti freschi. Sulle Apuane i boschi con cerro sono stati in gran parte eliminati e sostituiti con castagneti.
Quercia a foglie caduche, alta fino a 25 m. Le foglie cadono tardivamente, alla fine dell'autunno. Foglie di forma estremamente variabile, lobate e ruvide su entrambe le facce. Lobi mucronati all'apice e piuttosto profondi: arrivano vicino alla nervatura centrale.
La corteccia si screpola in piastre fra le quali emerge longitudinalmente lo strato sottostante (fellema) di color rosso-aranciato. Ghiande con aspetto caratteristico: sono avvolte alla base da una cupola con numerose squame lineari ricurve lunghe fino ad 1 cm.
Vive per lo più su suoli acidi ed in ambienti freschi. Sulle Apuane i boschi con cerro sono stati in gran parte eliminati e sostituiti con castagneti.
75)
Leccio (Quercus ilex L.)
FAGACEAE
Quercia sempreverde alta fino a 20 m, con chioma densa e verde scura. Foglie lanceolate, intere, verdi scure, lucide e coriacee. Fiori maschili in amenti lunghi 4-6 cm; compaiono tra aprile e giugno. Fiori femminili poco vistosi. Ghianda allungata e appuntita all'apice, avvolta per metà dalla cupola.
E' il principale componente della macchia mediterranea, con altre specie "sclerofille sempreverdi", piante con foglie piccole e ricoperte di materiali cerosi, perfettamente adattate alla lunga estate arida che caratterizza il clima mediterraneo.
Sulle Apuane vive su scoscesi roccioni soleggiati, per lo più calcarei, fino a 1000 m di altitudine, come specie eterotopica.
Quercia sempreverde alta fino a 20 m, con chioma densa e verde scura. Foglie lanceolate, intere, verdi scure, lucide e coriacee. Fiori maschili in amenti lunghi 4-6 cm; compaiono tra aprile e giugno. Fiori femminili poco vistosi. Ghianda allungata e appuntita all'apice, avvolta per metà dalla cupola.
E' il principale componente della macchia mediterranea, con altre specie "sclerofille sempreverdi", piante con foglie piccole e ricoperte di materiali cerosi, perfettamente adattate alla lunga estate arida che caratterizza il clima mediterraneo.
Sulle Apuane vive su scoscesi roccioni soleggiati, per lo più calcarei, fino a 1000 m di altitudine, come specie eterotopica.
76)
Faggio (Fagus sylvatica L.)
FAGACEAE
Albero alto fino ad oltre 30 m, con corteccia liscia, grigio-scura. Folta chioma di foglie verde chiaro da giovani, più scure in piena estate con picciolo di circa 1,5 cm, forma ellittica e margine intero.
Fiori maschili riuniti in corti amenti (1-2 cm); quelli femminili, molto piccoli, si trasformano poi in un frutto bruno-rossastro (nùcula), completamente incluso in una cupola legnosa che a maturità si apre in 4 o 5 valve, lasciando uscire le nòcule, dette "faggiole".
In passato il legname di faggio veniva largamente utilizzato, o trasformato in carbone vegetale.
Albero alto fino ad oltre 30 m, con corteccia liscia, grigio-scura. Folta chioma di foglie verde chiaro da giovani, più scure in piena estate con picciolo di circa 1,5 cm, forma ellittica e margine intero.
Fiori maschili riuniti in corti amenti (1-2 cm); quelli femminili, molto piccoli, si trasformano poi in un frutto bruno-rossastro (nùcula), completamente incluso in una cupola legnosa che a maturità si apre in 4 o 5 valve, lasciando uscire le nòcule, dette "faggiole".
In passato il legname di faggio veniva largamente utilizzato, o trasformato in carbone vegetale.
77)
Sorbo montano, farinaccio (Sorbus aria (L. ) Crantz)
ROSACEAE
Albero alto fino a 20 m, con foglie ovali-ellittiche lunghe fino a 10 cm con margine dentellato, di colore verde scuro superiormente e bianco-tomentose nella pagina inferiore.
I fiori sono bianchi e di piccole dimensioni, a 5 petali, riuniti in vistosi corimbi, anch'essi tomentosi, di 20-40 fiori; il frutto è un pomo, dapprima verde e rosso a maturità, commestibile.
Vive nei boschi di latifoglie; sulle Apuane si trova soprattutto nei querceti e nelle faggete.
Albero alto fino a 20 m, con foglie ovali-ellittiche lunghe fino a 10 cm con margine dentellato, di colore verde scuro superiormente e bianco-tomentose nella pagina inferiore.
I fiori sono bianchi e di piccole dimensioni, a 5 petali, riuniti in vistosi corimbi, anch'essi tomentosi, di 20-40 fiori; il frutto è un pomo, dapprima verde e rosso a maturità, commestibile.
Vive nei boschi di latifoglie; sulle Apuane si trova soprattutto nei querceti e nelle faggete.
78)
Cotognastro bianco (Cotoneaster nebrodensis (Guss.) C. Koch)
ROSACEAE
Alberello alto da 1 a 3 m, con foglie ellittiche, verde scuro superiormente e grigio-tomentose nella pagina inferiore.
I fiori sono piccoli, bianchi, riuniti in cime. Il frutto, di circa 7 mm di diametro, è rosso e subsferico.
Vive nelle radure dei boschi di latifoglie e su rupi soleggiate.
Alberello alto da 1 a 3 m, con foglie ellittiche, verde scuro superiormente e grigio-tomentose nella pagina inferiore.
I fiori sono piccoli, bianchi, riuniti in cime. Il frutto, di circa 7 mm di diametro, è rosso e subsferico.
Vive nelle radure dei boschi di latifoglie e su rupi soleggiate.
79)
Tasso comune (Taxus baccata L.)
TAXACEAE
Tutta la pianta, escluso l'arillo che riveste il seme, è velenosa: da ciò deriva anche il nome volgare di "albero della morte". Albero alto fino a 20 m, con foglie persistenti, aghiformi, appiattite, verde scuro e lucido sulla pagina superiore, verde più chiaro su quella inferiore.
I fiori sono di due tipi, portati sulla stessa pianta (monoica): quelli maschili sono piccoli coni globosi inseriti nella parte inferiore dei rametti; quelli femminili sono isolati, posti alla base delle foglioline.
Il seme, velenoso, è rivestito da una parte carnosa detta arillo, di colore rosso, dolciastro, commestibile.
Fiorisce da fine inverno a inizio primavera.
Compare sporadicamente sulle Alpi Apuane nelle faggete ed ha significato relittuale.
Tutta la pianta, escluso l'arillo che riveste il seme, è velenosa: da ciò deriva anche il nome volgare di "albero della morte". Albero alto fino a 20 m, con foglie persistenti, aghiformi, appiattite, verde scuro e lucido sulla pagina superiore, verde più chiaro su quella inferiore.
I fiori sono di due tipi, portati sulla stessa pianta (monoica): quelli maschili sono piccoli coni globosi inseriti nella parte inferiore dei rametti; quelli femminili sono isolati, posti alla base delle foglioline.
Il seme, velenoso, è rivestito da una parte carnosa detta arillo, di colore rosso, dolciastro, commestibile.
Fiorisce da fine inverno a inizio primavera.
Compare sporadicamente sulle Alpi Apuane nelle faggete ed ha significato relittuale.
80)
Agrifoglio (Ilex aquifolium L.)
AQUIFOLIACEAE
Albero alto fino a 20 m. Le foglie sono persistenti, coriacee, ellittiche, lucide sulla pagina superiore, con 6-8 spine pungenti per lato e bordo ondulato cartilagineo.
I fiori sono piccoli, per lo più unisessuali su piante dioiche, con corolla bianca quelli maschili, orlata di rosso quelli femminili.
Il frutto è una drupa globosa rossa e lucida.
Fiorisce in aprile-maggio. Vive nei castagneti e nei boschi umidi di latifoglie fino al piano montano, preferibilmente su suoli acidi.
Albero alto fino a 20 m. Le foglie sono persistenti, coriacee, ellittiche, lucide sulla pagina superiore, con 6-8 spine pungenti per lato e bordo ondulato cartilagineo.
I fiori sono piccoli, per lo più unisessuali su piante dioiche, con corolla bianca quelli maschili, orlata di rosso quelli femminili.
Il frutto è una drupa globosa rossa e lucida.
Fiorisce in aprile-maggio. Vive nei castagneti e nei boschi umidi di latifoglie fino al piano montano, preferibilmente su suoli acidi.
81)
Alloro, Lauro (Laurus nobilis L.)
LAURACEAE
Albero sempreverde alto fino a 10 m, con foglie lanceolate, coriacee, verde scuro e lucide di sopra, più chiare nella pagina inferiore, fortemente aromatiche.
I fiori sono piccoli, gialli, riuniti in infiorescenze, per lo più unisessuali, che compaiono in marzo-aprile. I frutti, di circa 1 cm, sono drupe nere, ovali, aromatiche.
Vive in luoghi soleggiati nella zona dell'olivo, da 0 a 800 m di altitudine.
Albero sempreverde alto fino a 10 m, con foglie lanceolate, coriacee, verde scuro e lucide di sopra, più chiare nella pagina inferiore, fortemente aromatiche.
I fiori sono piccoli, gialli, riuniti in infiorescenze, per lo più unisessuali, che compaiono in marzo-aprile. I frutti, di circa 1 cm, sono drupe nere, ovali, aromatiche.
Vive in luoghi soleggiati nella zona dell'olivo, da 0 a 800 m di altitudine.
82)
Abete bianco (Abies alba Miller)
PINACEAE
Albero sempreverde alto fino a 40 m, con corteccia grigiastra desquamante. Foglie aghiformi, lineari-appiattite, lunghe fino a 2 cm, con due linee longitudinali bianche nella parte inferiore.
Le pigne, di circa 4 per 9 cm, sono erette.
Vive nei boschi montani nella fascia del faggio. Viene frequentemente coltivato ed utilizzato nei rimboschimenti.
Sulle Alpi Apuane vive una sola esigua popolazione di abete bianco allo stato spontaneo, con evidente significato relittuale, nella zona di Orto di Donna.
Albero sempreverde alto fino a 40 m, con corteccia grigiastra desquamante. Foglie aghiformi, lineari-appiattite, lunghe fino a 2 cm, con due linee longitudinali bianche nella parte inferiore.
Le pigne, di circa 4 per 9 cm, sono erette.
Vive nei boschi montani nella fascia del faggio. Viene frequentemente coltivato ed utilizzato nei rimboschimenti.
Sulle Alpi Apuane vive una sola esigua popolazione di abete bianco allo stato spontaneo, con evidente significato relittuale, nella zona di Orto di Donna.