Progetti ed interventi
La torbiera di Fociomboli
Gli sfagni di Basati
Gli altri biotopi
Interventi di conservazione
Conoscenza e divulgazione
Guida interattiva
Bibliografia di base
Specie in rilievo
Schede di alcune
specie vegetali notevoli
Aquilegia bertolonii
Biscutella apuana
Campanula medium
Carex macrolepis
Carex macrostachys
Carum appuanum
Centaurea arachnoidea
Centaurea arrigoni
Cerastium apuanum
Globularia incanescens
Hypericum coris
Lomelosia graminifolia
Moltkia suffruticosa
Orchis pauciflora
Phyteuma scorzonerifolia
Polygala carueliana
Rhamnus glaucophylla
Rhinanthus apuanus
Salix crataegifolia
Santolina leucantha
Saxifraga lingulata
Scabiosa holosericea
Sesleria tenuifolia
Valeriana saxatilis
Veronica aphylla
Guida alle
piante palustri
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La torbiera di
Fociomboli, ubicata a circa 1100 m s.l.m.,
rappresenta la zona umida più conosciuta del
comprensorio apuano ed anche la più estesa,
occupando per circa un ettaro un ripiano ellittico
che costituisce il letto di una conca würmiana di
sovraescavazione, assai conservata nelle sue più
tipiche forme. La conca prativa è attraversata da
acqua diffusa proveniente dalle sovrastanti
formazioni carbonatiche e confluente in piccoli
ruscelli; le rocce impermeabili che costituiscono il
fondo della conca consentono l'affioramento della
falda. La flora della torbiera è ricca di specie,
che fioriscono principalmente durante i mesi estivi,
periodo in cui il paesaggio viene fortemente
caratterizzato dalle bianche fioriture degli
eriofori. Accanto ad entità relativamente comuni,
come il veratro (Veratrum album), la veronica
palustre (Veronica beccabunga) o la coda di cavallo
(Equisetum palustre), la flora di questo biotopo ne
annovera alcune di particolare significato
geobotanico quali le numerose specie relitte; piante
ciò che oggi rappresentano una testimonianza
vivente di vicende climatiche passate, come le
Glaciazioni. Fra le più importanti ricordiamo due
specie di pennacchi (Eriophorum latifolium ed
Eriophorum angustifolium), assai rari nel
comprensorio apuano e qui presenti con densi
popolamenti, la pinguicola (Pinguicula apuana) e tre
rare orchidee, Dactylorhiza incarnata, Epipactis
palustre ed Herminium monorchis, presente
quest'ultima in Appennino in questa unica stazione,
ove rappresenta l'esempio più significativo di
relitto glaciale. Fa da cornice alla torbiera una
densa faggeta, certamente interessante dal punto di
vista botanico, ma anche da quello paesaggistico,
soprattutto durante l'autunno, quando si presenta all'escursionista in tutte le sue sfumature
rosso-aranciate.
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