Progetti ed interventi
Le Alpi Apuane sono un
Geoparco europeo e mondiale
Dal 2001 è partita l'iniziativa per il riconoscimento delle Alpi Apuane come
Geoparco.
Il dossier
di presentazione è stato definito nel 2010, per l'ammissione alla
Rete Europea e Globale dei Geoparchi, che lavora sotto gli auspici
dell'Unesco. Nel 2011, a Lagensund (Norvegia), l'ammissione tra i Geoparchi
EGN-GGN.
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Biancone (Circaetus gallicus, Gmelin 1788)
Grazie alla tutela offerta
dall’area protetta, nel corso degli ultimi anni la fauna
selvatica delle Apuane è sensibilmente aumentata nel numero e
nella quantità delle specie presenti. Un segno tangibile di
questa nuova fase è dato dal ritorno dell’aquila reale che ora
vi nidifica stabilmente. Tra i rapaci diurni sono inoltre
presenti il falco pellegrino, il gheppio e la poiana mentre tra
i notturni, il gufo, il barbagianni, la civetta e l'allocco sono
le specie più diffuse. Tra i predatori opportunisti è presente
il maestoso corvo imperiale e tra gli abitanti delle quote più
elevate spiccano sia il gracchio alpino che il ben più raro
gracchio corallino, dal caratteristico becco rosso, divenuto
simbolo del Parco. Altre specie interessanti sono il sordone, il
codirosso spazzacamino, la pernice rossa e altre ancora, come il
torcicollo, il cuculo, il picchio muraiolo o la rondine montana,
sono legate alle migrazioni stagionali. Assai numerosi sono i
fringillidi e le cincie mentre il picchio verde e quello rosso
maggiore risultano ben distribuiti nei boschi più maturi. I
mammiferi sono oggi rappresentati da alcune specie di
pipistrelli, da roditori come il ghiro, lo scoiattolo e il
moscardino, dalla lepre, dal capriolo e dal cinghiale, mentre
tra i predatori, oltre alla volpe, si contano la faina, la
donnola, la puzzola, la martora e il più accomodante tasso che
si accontenta anche di vegetali.
Il
robusto e agile muflone è invece una specie introdotta che
tuttavia si è adattata a meraviglia all'mbiente apuano, tanto da
essere osservato piuttosto comunemente. Tra le rarità va
segnalata l’arvicola delle nevi, un piccolo roditore giunto in
questi luoghi durante gli ultimi eventi glaciali. Nei torrenti
non mancano le trote e tra gli anfibi, oltre alla salamandra
pezzata, sono particolarmente degni di nota sia il tritone
alpestre apuano che la salamandrina dagli occhiali; altre raritÃ
sono rappresentate dal geotritone e da un insetto, la Nebria
apuana, che risulta distribuito in una ristretta area geografica.
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