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"La Bosa": centro agricolo-naturalistico
un'eccellenza
per la didattica e la conservazione
della biodiversità
di specie vegetali
spontanee e coltivate delle Alpi
Apuane
"Il
castello di Careggine ... l'abitano uomini robustissimi,
buoni agricoltori e pastori, che vivono del frutto di
castagne, del cacio delle pecore (...). Le granaglie sono
scarse, ma una delle risorse di questa Comunità la
somministra la vite, che produce il miglior vino della
Garfagnana".
Emanuele Repetti, 1833-1846 |
Attività del Centro
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La Bosa cosa sarà:
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In prossimità dell'edificio più antico di Bosa esisteva un fabbricato
allungato, costituito da tre successivi interventi edilizi, databili
rispettivamente alla seconda metà del XIX sec., al primo e al secondo
Novecento.
Un recente intervento edilizio ha portato alla demolizione di questo
secondo fabbricato, in considerazione delle sue precarie condizioni
statiche e dello scarso valore architettonico.
Un nuovo edificio è sorto al suo posto, nella medesima posizione e con
un modesto ampliamento verso valle.
Così facendo è stato possibile reimpiegare le pietre da costruzione,
adeguare la struttura alle norme antisismiche e restituire un edificio a
basso consumo energetico e a limitate emissioni ambientali.
Di particolare rilevanza è l'impianto fotovoltaico per la produzione di
energia elettrica, che riveste buona parte della falda di tetto esposta
ad ovest.
Il nuovo fabbricato a pianta rettangolare è organizzato su due piani.
Al primo piano verrà allestito il "Piccolo museo della fauna di ieri e
di oggi", dove si raccoglieranno reperti paleontologici e ricostruzioni
di faune del Pleistocene finale e del primo Olocene, a fianco di animali
del presente, trovati non più in vita e quindi musealizzati con tecniche
di tassidermia. Infine, il piano terra è deputato ad accogliere spazi
per le attività didattiche, la preparazione e vendita di prodotti
agro-alimentari. |
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L’intervento
generale di realizzazione del Centro agricolo-naturalistico della Bosa
prevede ulteriori interventi edilizi. In particolare, a valle, in
prosecuzione del nuovo edificio è stata prospettata la costruzione di
una serra bioclimatica con la duplice funzione di contribuire al
riscaldamento del fabbricato e di realizzare colture in serra. Ai piani
inferiori della serra, sono previsti locali per la conservazione e la
preparazione dei cibi: una cantina e un forno da utilizzarsi soprattutto
per le attività legate alla didattica ambientale.
L’intervento in oggetto è stato realizzato dal Parco
tramite fondi strutturali comunitari.
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