29/12/08
- INCARICHI ESTERNI 1° SEMESTRE 2008
Si pubblicano gli incarichi
affidati dell’Ente Parco a consulenti e collaboratori esterni nel 1°
semestre 2008, comunicati all’Anagrafe delle Prestazioni,
Dipartimento Funzione Pubblica, ai sensi dell’art. 53 del D.Lgs. n.
165/2001”,
28/11/2008
Habemus Junctam
Il Consiglio direttivo definisce l'assetto dell'organo esecutivo
dell'Ente Parco:
Presidente: Giuseppe Nardini
Vice-Presidente:
Alberto Putamorsi
Vice-Presidente:
Pietro Vecchi
Componente:
Emanuele Guglielmi
Componente:
Franco Pucci
Nella stessa seduta, il Consiglio direttivo ha provveduto alla nomina
del nuovo Comitato scientifico dell'Ente
Parco:
sc. geologiche: Luigi Carmignani
sc. botaniche:
Gianni Bedini
sc. zoologiche:
Natale E. Baldaccini
sc. agronomiche:
Silvio Menghini
sc. forestali:
Iacopo Bernetti
sc. ecologiche:
Guido Chelazzi
sc. urbanistiche:
Roberto G. Pierini
18/11/2008 - Avviso
pubblico di mobilità esterna per un posto di categoria "C", profilo
"Esperto in Difesa del Suolo"
È
stato pubblicato il bando di selezione per dipendenti già in servizio
presso amministrazioni pubbliche di qualsiasi comparto, in possesso di
requisiti specifici.
Scadenza domande 9 dicembre 2008
18/11/2008 - NARDINI E’ IL NUOVO COORDINATORE DI FEDERPARCHI TOSCANA. Sollecito alla Regione perché si acceleri l’iter della nuova legge su Parchi e aree protette
FIRENZE. Il coordinamento toscano di Federparchi si è riunito martedì in
vista del consiglio nazionale che si terrà a Roma il 30 e 31 novembre.
Nel corso della riunione fiorentina è stata presa in esame la situazione
delle aree protette toscane anche in relazione al quadro nazionale. A
margine del confronto si è proceduto all’avvicendamento del
coordinatore. Giampiero Sammuri, che negli ultimi anni aveva ricoperto
questo ruolo con dedizione e competenza, ha lasciato il posto a Giuseppe
Nardini, presidente del Parco delle Apuane. Sammuri è stato ringraziato
e lodato per il suo lavoro dai colleghi del direttivo.
Nel corso della seduta è stata espressa da più parti preoccupazione per
il quadro nazionale e per i tagli che subirà il settore a seguito della
Legge Finanziaria. Non solo. Il coordinamento ha sottolineato
l’allungarsi dei tempi per la discussione della nuova legge regionale su
parchi e aree protette, “un ritardo che risulta tanto più negativo dal
momento che, in questa fase, vengono prese decisioni penalizzanti
riguardo al ruolo dei parchi (per esempio in materia paesaggistica) al
di fuori e ignorando la nuova legge regionale attualmente in
discussione.
Per questo motivo il coordinamento toscano di Federparchi sollecita la
giunta regionale e l’assessore ai Parchi affinchè venga presentato al
più presto il testo della nuova legge, così da aprire un vasto confronto
con le istituzioni, le associazioni, il mondo della cultura. L’auspicio
del consiglio toscano di Federparchi e che si apra una stagione di
impegno e coinvolgimento di tutti (dai parchi nazionali alle anpil) per
la costruzione di un moderno sistema regionale di aree protette.
04
/11/2008 - Record di avvistamenti di "Aquila dei serpenti" sulle Apuane
I
Guardiaparco del Parco delle Alpi Apuane hanno partecipato come di
consueto al monitoraggio della migrazione autunnale del biancone (Circaetus
gallicus), maestoso uccello rapace noto anche come “Aquila dei
serpenti” poiché è specializzato nella predazione di questi rettili.
Il campo d’avvistamento, coordinato dall’ornitologo Guido Premuda, è
giunto all’undicesimo anno di attività e, quasi a festeggiare il
traguardo raggiunto, è stato stabilito il record di bianconi avvistati:
più di 900 esemplari diretti a nord lungo le pendici delle Apuane, per
raggiungere le zone di svernamento in Africa. La cosa singolare,
scoperta in questi anni da Premuda, è che i bianconi migrano in
direzione opposta alle altre specie di rapaci in transito, poiché
preferiscono veleggiare lungo le coste italiane, francesi e spagnole e
poi attraversare lo Stretto di Gibilterra, piuttosto che affrontare la
via più breve, ma più pericolosa, del mare aperto a sud della Sicilia.
Lo stesso fenomeno, ma in direzione opposta, accade in primavera quando
le aquile dei serpenti arrivano nei nostri cieli dal nord e puntano
dritti verso i quartieri riproduttivi del centro e sud Italia. La
notevole entità del flusso migratorio conferma la primaria importanza
del Parco delle Alpi Apuane per la migrazione di questa specie, che qui
raggiunge picchi di transito confrontabili con pochi altri posti del
mondo. Durante il campo sono state osservate altre specie di rapaci
migratori, tra cui diverse aquile minori, nibbi bruni, nibbi reali,
falchi pecchiaioli, falchi lodolai, falchi della regina e falchi di
palude. Tra le specie stanziali avvistati gheppi, sparvieri, poiane e
falchi pellegrini. Di particolare rilievo l’avvistamento di 2 aquile
reali e di 1 aquila anatraia maggiore in migrazione, specie mai
osservata negli anni precedenti. Il presidente del Parco delle Alpi
Apuane, Giuseppe Nardini, esprime un sentito ringraziamento a tutti i
partecipanti al monitoraggio che hanno consentito la raccolta di questi
dati di fondamentale rilievo sulla strategia migratoria del biancone.
28/10/2008 -
Il Parco presenta il suo centro agricolo e naturalistico della "Bosa"
Si è svolta martedì 28 ottobre a Careggine la presentazione e discussione della proposta progettuale: “La Bosa: centro agricolo-naturalistico d’eccellenza del Parco Regionale delle Alpi Apuane”. Erano presenti, tra gli altri, amministratori comunali e del Parco. L’ambizioso progetto vuol essere il tentativo di far nascere all’interno del Parco - come ha sottolineato il sindaco di Careggine Mario Puppa - una sorta di “Orecchiella” delle Apuane che funzioni, da un lato, come centro di educazione ambientale per gli istituti scolastici, dall’altro come polo di attrattiva di un turismo sostenibile a misura di famiglia. Nei due edifici di proprietà dell’Ente Parco, di cui uno già funzionante, troveranno infatti collocazione: il museo “della castagna e del territorio” e quello di “storia naturale” oltre a specifici spazi destinati alla didattica naturalistica. All’esterno invece, vicino a spazi di coltivazione di varietà locali rare ed in via di estinzione di un’azienda agricola, sorgerà il centro di osservazione degli ungulati che, gestito dal WWF, darà ricovero ad animali in via di riabilitazione e potrà essere visitato. Al termine della presentazione il sindaco di Careggine, dopo aver sottolineato il rapporto di fattiva collaborazione che ha sempre contraddistinto il suo comune e il Parco, ha espresso la sua piena soddisfazione per il progetto presentato ed il lavoro svolto dai tecnici dell’Ente. Bosa, afferma, non appartiene al solo territorio di Careggine ma a tutto il Parco. Anche il Presidente del Parco Nardini ha poi ribadito l’importanza di questo progetto che, in un territorio esteso come le Alpi Apuane, consente di percepire immediatamente la presenza e l’importanza dell’Area protetta: “C’è un Parco che va spesso alla ribalta delle cronache locali, ha detto il Presidente, per questioni marginali e per polemiche sterili; c’è poi il Parco vero, che non appare quasi mai fatto di strutture funzionali e di opportunità turistiche per i visitatori e residenti, questo progetto ne è una dimostrazione”. La mattinata è stata inoltre allietata dall’arrivo dei bambini della scuola elementare di Careggine che, accolti e guidati dal personale del Parco, hanno potuto osservare sia gli animali imbalsamati sistemati nelle teche sia, nello spazio esterno, i primi prodotti della parte coltivata. Un gustoso buffet, a base di prodotti tipici locali e caldarroste, particolarmente gradite ai piccoli ospiti, ha concluso questa giornata fissando la prima pietra per il prosieguo di questo importante progetto
FOTOGALLERY
20/10/2008 - Il Parco a Economia3
Dal 25 al 28 settembre 2008 la
regione Toscana ha organizzato a Prato l’Evento “Economia3”; il Parco
delle Alpi Apuane ha partecipato al Seminario “Turismo sostenibile :
Fondi strutturali e valorizzazione del territorio” nella sezione
dedicata a “Le buone pratiche di turismo sostenibile realizzate con i
fondi Docup 2000-2006” ; Dora Bonuccelli, del Servizio “Valorizzazione
territoriale”, ha illustrato il Progetto “Il treno dei Parchi”, come
riportato nell’articolo dedicato sul sito della Regione Toscana (clicca)
Inoltre, il Parco era presente con pannelli illustrativi sul recupero e
valorizzazione dell’Orto Botanico e il Rifugio di Pian della Fioba nella
mostra tenutasi in contemporanea al teatro Magnolfi e nella brochure
distribuita per l’occasione
1/10/2008 - Offerta educativa 2008-2009
TRA AMBIENTE E TRADIZIONE: conoscere, sapere e fare
Scarica il depliant illustrativo.
1/10/2008
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Naturolimpiadi 2008
Dipendenti e collaboratori del Parco delle Alpi Apuane hanno partecipato
alla 3° Edizione delle “Naturolimpiadi” che si sono svolte al Parco “La
Mandria” (TO), ed agli eventi collaterali, dal 5 al 7 settembre 2008.
Nella foto: Leonardo Rapisarda, Gianfranco Genovesi, Gordon Cavalloni e Roberto Niccoli, GuardiaParco a Migliarino-SanRossore.
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1/10/2008 - Erika Stanciu rieletta presidente di Europarc Federation all'unanimità
Si e' conclusa con la rielezione all’unanimita' della presidente Erika Stanciu, l’assemblea generale di Europarc Federation, svoltasi a Poiana Brasov, in Romania. Nel corso dell’incontro, oltre ad approvare il nuovo statuto dell’associazione e a sottoscrivere altri importanti documenti, i delegati hanno rinnovato il Consiglio Direttivo di Europarc, giunto al termine del proprio mandato. Tra gli altri, l’assemblea, alla quale era presente anche il Presidente del Parco delle Alpi Apuane Giuseppe Nardini, ha eletto gli italiani Valter Zago, vicepresidente di Federparchi - Europarc Italia, e Pio Forte, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con incarico di tesoriere. Gli altri nuovi consiglieri sono Roland Auzins (LV), Presidente della Sezione Baltica di Europarc; Juan del Nido (E), della Junta de Castilla y Leon - Dipartimento Aree Protette; Eberhard Henne (D), Presidente della Sezione Tedesca di Europarc; Gabor Szilagyi (H), Direttore del Parco Nazionale di Hortobagy. Durante i lavori dell’assemblea, e' stata sottolineata la significativa crescita dell’associazione, che nell’ultimo anno ha visto aumentare di circa il 25 per cento il numero degli associati, grazie soprattutto ai 120 Parchi italiani entrati in Europarc “attraverso” la Federparchi che dallo scorso giugno e' divenuta la sezione italiana di Europarc Federation.
1/10/2008 -
Censimento popolazione di mufloni
Il 10 e 11 ottobre p.v. i Guardiaparco del Parco
Regionale delle Alpi Apuane effettueranno come di consueto il censimento da
punti di favore della popolazione di mufloni nell'area delle "Panie" (Apuane
Meridionali).
Il conteggio si svolgerà su due ripetizioni consecutive: la prima al
tramonto del venerdì e la seconda all'alba del sabato per cui sarà
necessario pernottare in quota presso i rifugi CAI "Del Freo" (Mosceta,
Versilia) e "Rossi" (Pania Secca, Garfagnana) o presso il rifugio
autogestito Alpe di S. Antonio (quest'ultimo raggiungibile in automobile
dalla Garfagnana).
Per i volontari che parteciperanno a titolo personale l'Ente Parco delle
Alpi Apuane coprirà parte delle spese di pernottamento e vitto per cui sarà
a loro carico una quota forfettaria di 15 Euro da pagare direttamente presso
i rifugi CAI, mentre per il rifugio autogestito è necessario solamente
portarsi i viveri da cucinarsi. Chi ha la possibilità di partecipare in
missione a spese del proprio Ente è pregato di specificarlo. Sul versante
versiliese sono presenti inoltre alcuni punti di osservazione raggiungibili
in macchina per cui chi abita vicino e volesse pernottare a casa può
chiedere di essere assegnato in quei settori (zona Antro Corchia).
Chi fosse interessato a partecipare è pregato di dare al più presto comunicazione telefonica o a mezzo e-mail specificando la zona dove vorrebbe essere assegnato e se partecipa a spese del proprio ente o come volontario privato ed evidenziando eventuali precedenti esperienze nel settore. Verranno accettati un numero massimo di 30 partecipanti, scelti ad insindacabile giudizio dell'Ente Parco.
Per maggiori infomazioni:
COMANDO GUARDIAPARCO
Parco Regionale delle Alpi Apuane
Via C. Del Greco, 11
55047 Seravezza (LU)
Tel. 0584.758244 -45
Fax 0584.758203
fviviani@parcapuane.it
15/09/2008
- Incarichi esterni 2007
Si pubblicano gli incarichi affidati
dall’Ente Parco a consulenti e collaboratori esterni nell’anno 2007,
comunicati all’ Anagrafe delle Prestazioni, Dipartimento della Funzione
Pubblica, ai sensi dell’art. 53 del Dlgs: 165/2001.
incarichi
esterni 1° semestre 2007
incarichi
esterni 2° semestre 2007
11/09/2008
- Isola Santa: proseguono gli scavi archeologici
Il Parco collabora con l'Università di Pisa alla valorizzazione del sito
Sono continuati, per la
seconda settimana consecutiva, le indagini archeologiche all'Isola Santa
(Comune di Careggine), sotto la guida del prof. Carlo Tozzi del Dipartimento
di Scienze archeologiche dell'Università degli Studi di Pisa, che si avvale
della preziosa collaborazione del dott. Mario Dini di Lucca.
Il lavoro prosegue quello dello scorso anno e si sviluppa in due cantieri
contigui. Da una parte, l'intervento principale sui livelli profondi della
sezione di scavo, scoperti nel 1973 ed indagati nel 1976-77, che hanno
restituito abbondantissima industria litica del Mesolitico. Dall'altra
parte, l'opera di progressiva individuazione di una struttura muraria, forse
appartenente ad un edificio medievale, in seguito abbandonato e ricoperto da
detriti e suolo agrario.
L'Ente Parco contribuisce alla campagna archeologica dell'Isola Santa, con
propri esperti incaricati (Paolo Notini e Silvio Fioravanti), nonché con
l'apporto fattivo dell'Ufficio di Direzione e dell'U.O. Ricerca e
conservazione, nonché del Comando Guardiaparco e dell'Ufficio Valorizzazione
territoriale.
L'intervento del Parco era stato a suo tempo promosso e sostenuto dall'ex
Vice-Presidente, Feliciano Ravera.
13 settembre 2008 - ore 16,00
Sala Convegni
Terme di S. Carlo
Massa
Cerimonia della premiazione
RELAZIONE
della Presidente del Premio
Poetessa
NEDDA MARIOTTI GIROMELLA
INTERVENTI
Prof. LAURA BONFIGLI:
Un ricordo di Enrico Pea nel 50°
anniversario della morte
Prof. WALTER FOCHESATO
coordinatore sezioni fiaba
PREMIAZIONE DEI VINCITORI
Le poesie saranno lette dall’attrice
CINZIA SBRANA
CONSEGNA
Dei premi “Voce delle Apuane”
all’Ambasciatore
CESARE RAGAGLINI
e allo scultore
RENZO MAGGI
INTERMEZZO MUSICALE
Del gruppo IPERMODUS:
Arpa celtica: RICCARDO LOCOROTONDO
Percussioni: RICCARDO GIANNICO
Flauti: FILIPPO GIANNICO
PRESENTA
SIMONE DOMENICONI
18/08/2008
- APE-Appennino Parco D'Europa
Presentato a Festambiente il nuovo Protocollo “Parchi di Mare
e d'Appennino”: verso la Rete dei Parchi delle Montagne
tosco-liguri-emiliane-romagnole.
In occasione
della XX^ edizione di Festambiente, sabato 9 Agosto a Rispescia, in Maremma,
è stato presentato un nuovo e rafforzato protocollo
del Progetto Parchi di Mare e d’Appennino che vede estendere le adesioni. Ai
Parchi Nazionali Appennino Tosco Emiliano e Cinque Terre e ai Parchi
Regionali, Alpi Apuane, Cento Laghi, Frignano e Monte Marcello Magra,
aderiranno anche il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, il Parco Regionale
di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e Legambiente.
Parchi di Mare e d’Appennino non aumenta solo la quantità dei partner, ma
avvia la strutturazione di una vera e prorpia rete
permanente dei Parchi delle Montagne tosco-liguri-emiliane romagnole, con un
programma di lavoro, un Comitato di Pilotaggio e l’istituzione
dell’Osservatorio dell’Appennino Settentrionale che sarà ospitato dal Parco
Nazionale delle Cinque Terre e animato da Legambiente.
Il mare, la montagna e l'esperienza dei Parchi quali strumenti non solo di
conservazione ma anche di riscatto culturale economico e sociale di aree
segnate da secoli di marginalità. Questo in breve il
cuore tematico dell’incontro promosso da Legambiente nello spazio dibattiti
di Festambiente, per offrire un confronto sulle azioni e le strategie
attuate dai parchi, nuovi protagonisti dello sviluppo sostenibile delle
comunità locali.
L’appuntamento, coordinato da Matteo Tollini Responsabile
Appennino Settentrionale di Legambiente, ha visto la partecipazione di
Marco Betti, Assessore Difesa del Suolo e del Servizio Idrico
Regione Toscana; Luigi Sacchini, Presidente del Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi; Giuseppe Vignali, Direttore del Parco
Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano; Giuseppe Nardini, Presidente del
Parco Regionale delle Alpi Apuane; Carlo Galletti, rappresentante del
Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli; Luca
Natale, Responsabile Comunicazione del Parco Nazionale delle Cinque
Terre; Antonio Nicoletti Responsabile Nazionale Parchi Legambiente. Si è
concentrato sul racconto dell'esperienza e dell'evoluzione del progetto
“Parchi di Mare e d'Appennino”, un accordo volontario che
affonda le sue radici nel progetto APE, Appennino Parco d'Europa, ideato e
realizzato nel 1995 da Legambiente e Regione Abruzzo per rilanciare la
centralità dell'Appennino, visto non più come barriera
ma come elemento di traino per un’economia attenta all’ambiente e
alle risorse identitarie fondamentali.
“I Progetti Pilota di APE hanno dato vita ad azioni di sviluppo sostenibile
- ha sottolineato Antonio Nicoletti Responsabile
Nazionale Parchi di Legambiente - portate avanti individuando nel sistema
composto dalle aree protette il soggetto più adatto per promuovere una nuova
dinamicità dell’Appennino, che oggi potrà essere sostenuta dalla rete di
Parchi di Mare e d’Appennino." “Per animare questa rete – continua Nicoletti
- Legambiente farà partire
il ‘numero zero’ della nuova campagna nazionale “La Carovana degli
Appennini” proprio nell’Appennino Settentrionale ed in
particolare nel versante toscano, anche grazie al sostegno che ci
ha assicurato l’Assessore Regionale Betti”.
11/08/2008
- INAUGURATO
IL PERCORSO ATTREZZATO ALLE MINIERE DI LEVIGLIANI
Cerimonia familiare e paesana
quella di ieri mattina, alle ore 10, per la riapertura del percorso
attrezzato alle Miniere dell'Argento vivo di Levigliani di Stazzema.
Già inaugurate provvisoriamente lo scorso 1° giugno - all'interno del
programma della giornata conclusiva della Settimana 2008 di "Toscana
Underground" - hanno richiesto ulteriori interventi di messa in sicurezza,
terminati da pochissimi giorni.
Il sito viene così a completare l'offerta di fruizione turistica
"sotterranea" dell'area del Monte Corchia ed aggiunge un elemento importante
al "Sistema archeominerario delle Alpi Apuane".
Alla riapertura delle miniere erano presenti, tra gli altri, il Presidente
del Parco, Giuseppe Nardini, il Vice-Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona,
nonché il Presidente della Beni Comuni di Levigliani, Alberto Vannucci,
che ha tagliato il nastro tricolore.
05/08/2008 - GIUSEPPE NARDINI CONFERMATO PRESIDENTE DEL PARCO, GRANDI NOVITA' NEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Con
decreto n. 12 di ieri, 4 agosto, il Presidente del Consiglio Regionale,
On.le Riccardo Nencini, ha decretato le nomine degli organi del Parco, che
rimarranno in carica, per quattro anni, fino all'agosto del 2012.
Per la Presidenza dell'Ente, viene confermato Giuseppe Nardini.
Grandi novità invece, nella composizione del Consiglio direttivo, con
scelte che - per la prima volta - risultano diverse dall'orientamento
maggioritario della Comunità del Parco, espresso in sede di designazione
dei candidati. In effetti, i sette rappresentanti degli enti locali, sono:
Emanuele Guglielmi, Daniele Giuseppe Marchetti, Marco Musoni, Franco Pucci,
Alberto Putamorsi, Vittorio Torre e Pietro Vecchi.
Relativamente ai membri di competenza del Consiglio Regionale, faranno parte
del Consiglio direttivo del Parco, per la maggioranza, Armando Della Pina e,
per la minoranza, Bruno Battini.
Completano la composizione del Consiglio direttivo i tre rappresentanti
delle associazioni "ambientaliste" e del mondo scientifico. La
scelta è qui caduta su Emanuele Bertocchi (Terranostra Toscana), Riccardo
Forfori (Associazione ambiente e/è vita), nonché Giuseppe Ottria (C.N.R.).
18/07/2008
- LA COMUNITÀ DEL PARCO HA
DESIGNATO I PROPRI RAPPRESENTANTI PER I NUOVI ORGANI DEL PARCO
Fumata
bianca, questa mattina, per le designazioni di competenza della Comunità
del Parco. La legge e lo statuto attribuiscono ai rappresentanti degli enti
locali il potere di indicare una terna di nomi, tra i quali la Regione
Toscana sceglierà il nuovo Presidente del Parco. In questa rosa ristretta
sono andati a finire Antonelli, Nardini e Sacchetti.
Simile procedura è prevista per il Consiglio direttivo, in cui la lista dei
designati raggiunge il numero di 14, mentre la metà (sette) saranno poi
scelti in sede regionale. La Comunità del Parco ha inserito nella rosa dei
papabili (in ordine di quote di preferenza): Guglielmi, Musoni, Pucci,
Torre, Putamorsi, Ravera, Vecchi, Marchetti, Sacchetti, Bertolucci, Ulivi,
Pifferi, Puppa, Collecchia.
16/07/2008
- SALVATE, PER ORA, LE VACCHE DEL PUNTATO
Grazie all'interessamento della
famiglia Tavoni, che gestisce i rifugi "il Robbio" e "la Quiete" del
Puntato, è stata trovata una accoglienza provvisoria alle due vacche
superstiti della mandria brada del Retrocorchia. Ricoverate nella stalla
alle pendici del Freddone, le due bestie non hanno così seguito la sorte del
toro, capobranco, abbattuto con metodo eutanasico, in esecuzione
dell'ordinanza del Sindaco di Stazzema n. 48/2008.
Il nostro accorato appello per salvare la vita alle due vacche rendene è
stato dunque raccolto, soprattutto per la grande disponibilità della
famiglia Tavoni e per il continuo prodigarsi del Comando Guardiaparco e del tecnico responsabile delle
attività agro-silvo-pastorali dell'Ente Parco, Gianfranco Genovesi. A ciò va
aggiunta la sensibilità dimostrata dal servizio veterinario dell'ASL 12
Versilia.
Nonostante questo significativo passo in avanti, il problema non è ancora
del tutto risolto. Il Parco ha già messo a disposizione risorse, umane ed
economiche, per aiutare i Tavoni nella difficile gestione dei bovini. C'è
però bisogno che il Comune di Stazzema - di fatto proprietario di ogni capo
di bestiame abbandonato - compia tutti gli atti formali per il passaggio
definitivo di questi animali agli attuali custodi.
11/07/2008
- L'ULTIMO TORO DEL PUNTATO
Oggi è il
giorno estremo per l’ultimo toro del Puntato. Pur giovane non riesce più
a sollevarsi e verrà dunque abbattuto, ormai inabile e cosa di nessuno. Con
lui forse finirà presto ciò che resta della mandria della
Vincenzina Vagli dell’Isola Santa: una vitella e una vacca più anziana.
Alla fine degli anni Settanta, più di quaranta bovini vivevano ancora bradi
nei coltivi abbandonati, nei pascoli e nei boschi del Retrocorchia. Poco
tempo prima, la Vincè li aveva lasciati liberi di vagare e di riprodursi in
quel fazzoletto di alpeggio, che gira tutto intorno all’oratorio della SS.
Trinità. Non avevano né stalla, né uomini a governarli. Ben presto
avevano imparato a brucare l’erba nei chiari tra la neve, che a lungo
riveste quei fianchi di monte. In fretta, erano riusciti a conoscere i
luoghi nascosti tra i faggi e a scovare l’acqua sottoterra, quando il sole
d’estate arde le pietre e secca il paléo. D’incanto, tra il Freddone e
il Col di Favilla, risuonava il fiero istinto dell’Uro, in quell’unico
toro che dominava geloso il proprio harem, fino al punto di uccidere, uno ad
uno, i giovani maschi rivali. Nero più dei cugini di Spagna, la fantasia
popolare, negli anni di piombo, gli aveva imposto “Almirante” come nome.
Quei bovini però un nemico lo hanno sempre avuto: la stupidità e la
cattiveria degli uomini. Di sicuro, l’ignoranza alberga nella mente di chi
tende trappole mortali per qualche chilo di carne, senza più la fame che
giustifichi il mezzo.
Insidiati e lentamente decimati, gli animali del Puntato avevano già corso
il pericolo di estinguersi, sul finire dello scorso secolo, nei giorni in
cui la Vincè, padrona della loro fuga dal mondo, li precedeva sulla strada
verso i campi elisi.
Nessuno aveva mai mosso un dito per salvarli. Rimanevano gli scritti, nei
Quaderni d’Ontignano, a vagheggiare il prezioso genoma di una razza, ora
nuova ora antica, mosaico di incroci casuali e corsari, così da renderla
unica ed irripetibile.
Erano gli stessi giorni in cui il Parco si interrogava sul che fare. Nessun
obbligo correva. Erano e rimanevano animali domestici rinselvatichiti, anche
se ormai parte del paesaggio del Retrocorchia.
Il nostro Gianni Genovesi prese a cuore la cosa. Capì il fenotipo e la
somiglianza stretta con la razza Rendena. Dalla stessa valle del Trentino
fece arrivare due vitelle sane e robuste, ancora con l’odore carnale del
trifoglio alpino dei pascoli di Pinzolo.
Al Puntato le fece accostare, piano piano, al toro svagato e stanco della
Vincè, figlio superstite del più grande Almirante. Bastarono pochi giorni
e il miracolo si compì. Quel flusso intenso di geni apuani scorreva già
nel grembo delle vitelle Rendene.
Le bestie, gravide, furono poi condotte a Pian di Lago, dalla famiglia
Guglielmi, che le accolse benevola nella propria grande stalla. Da sette
anni continuano a riprodursi e i sette bovini di oggi tramandano, nei loro
cromosomi, i caratteri e la memoria della mandria della Vincè.
Rimaneva ancora in vita il piccolo gruppo brado del Puntato. La speranza di
vederlo rifiorire era tutta affidata alla nascita, pochi anni fa, di un
torello agile e forte, come mai visto prima.
Il Parco non aveva nessun obbligo verso questi bovini abbandonati a se
stessi, soprattutto dopo aver conservato il loro genoma con le vitelle di
Pian di Lago.
Tuttavia, l’amore per gli animali è così forte che talvolta supera il
dovere d’ufficio. E allora quante volte, i Guardiaparco sono saliti
al Puntato per controllare quel piccolo gruppo, per aiutarlo negli inverni
più lunghi a superare le ultime più dure settimane, ancora di gelo e di
neve, prima del rinverdire di erbe e di foglie. E poi, purtroppo, veniva
sempre il tempo del recupero delle bestie morte o del soccorso di
quelle malate.
La malattia è un ponte tra la vita e la morte che il destino ti getta di
fronte all’improvviso. E così oggi è stato per l’ultimo giovane toro
del Puntato, nero anch’esso ma meno fortunato del nonno Almirante.
La scienza non può più nulla e ai malati terminali, non umani, concede il
raro privilegio dell’eutanasia.
La sorte del giovane toro, oggi segnata, rischia di essere fatale anche per
la vitella e la vacca più anziana. Come al tempo degli Imperatori cinesi,
di dinastie lontane, la morte del loro signore padrone si portava dietro
inevitabilmente lo sterminio di mogli e concubine.
Non è qui però la consuetudine regale, né forse la sostanza di una strana
legge.
Ci dicono che nessun bovino può vivere libero nei pascoli, senza
più controlli e senza un tutore. La situazione sarebbe così grave da mettere in serio pericolo
-
almeno formale - gli allevamenti lucchesi. La burocrazia europea, senza
certificati e carta bollata, teme i gruppi incontrollati come potenziali
vettori di malattie, tra cui forse la brucellosi o la tubercolosi.
Per fortuna c’è ancora un piccolo spiraglio che può evitare la mannaia
dell’ordinanza sanitaria: qualcuno adotti e si prenda cura delle due
vacche del Puntato. Almeno della più giovane – la Vincenzina – che
porta un nome che è segno di speranza…
Antonio
Bartelletti
Direttore
dell’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
15/06/2008 - IL PARCO ARCHEOLOGICO È MORTO!… VIVA IL SISTEMA ARCHEO-MINERARIO!...
ex riparo di cave Sordola, foto Franco
Il Parco archeologico delle Alpi
Apuane – purtroppo – è morto e sepolto! E numerosi sono i mandanti, gli
esecutori e i complici dell’assassinio di una creatura soppressa ancora
inerme nella culla. La lista delle persone coinvolte si compone anche di
nomi famosi, perfino di Ministri e Sottosegretari, ugualmente distribuiti
nel centro-destra e nel centro-sinistra, sia nelle strutture centrali che
periferiche dello Stato.
Oggi, non ha alcun senso un dibattito sulla necessità o meno del Parco
archeologico. Sarebbe tempo inutilmente sprecato in discussioni dal sapore
ormai teorico ed accademico. L’occasione andava subito colta nel 2001, al
momento in cui si è presentata, passando sopra alle imperfezioni e alle
incertezze che il progetto si portava inevitabilmente dietro...
leggi tutto
Antonio
Bartelletti
Direttore
dell’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
11/06/2008 -
WORKSHOP SU BIODIVERSITA' E
RETE NATURA 2000
lunedì 16-martedì 17
giugno
A VAGLI SOTTO
In collaborazione con
la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), è stato organizzato un workshop
di aggiornamento e formazione su biodiversità, conservazione della natura ed
educazione ambientale, con specifico riferimento ai siti di Natura 2000. Il
workshop - riferito ai Responsabili e ai Direttori di Oasi e Riserve Lipu -
avrà luogo presso l'Hotel delle Alpi a Vagli di Sotto, a partire dalla
mattina di lunedì 16, a proseguire fino al pomeriggio di martedì 17 giugno
pp.vv. Durante le giornate di corso è prevista un'escursione con
esercitazioni (raccolta dati, transetti, punti di ascolto, mappaggio),
presso la Riserva integrale del Monte Roccandagia (Oasi Lipu di Campocatino).
02/06/2008 -
UNA GRANDE FESTA DI GENTE CONCLUDE A
Stazzema LA Settimana 2008 di toscana underground
Il risultato è
andato al di là delle più rosee previsioni, nonostante gli imprevisti
organizzativi e le incertezze del tempo. Un pubblico numeroso di visitatori
attenti e motivati ha partecipato, nel Comune di Stazzema, alle due giornate
conclusive della Settimana 2008 di Toscana Underground.
leggi
tutto...
28/05/2008 -
IL
PARCO INAUGURA IL SUO PRIMO MUSEO NELLA SETTIMANA 2008 DI TOSCANA UNDERGROUND
Tra
Parco e marmo il dissidio è solo apparente. In realtà tra i due c’è un
amore tormentato, ma profondo, che va al di là dei piccoli alterchi del
quotidiano. Il Parco è così innamorato del marmo che, a questo amante
incostante, ha perfino dedicato un Museo,
di prossima apertura. L’appuntamento è a Levigliani di Stazzema, alle ore
11 di sabato 31 maggio, per godere tutti del nuovo e piccolo gioiello, così
amorevolmente donato.
Il Parco lo ha chiamato Museo della
Pietra piegata, prendendo a prestito il nome da un conosciuto lavoro di
Costantino Paolicchi del 1981. Anche il Museo
celebra quella parte delle Alpi Apuane, dove da secoli gli uomini conoscono
il segreto di “piegare”, a
loro genio, la “pietra” più
nobile e pura che vi affiora: il marmo, appunto.
Il
cadeau non è effimero, ma
prima di tutto utile, poiché vuole sempre ricordare, al proprio amante,
quale lunga e gloriosa storia si porta dietro, spesso distante anni luce da
recenti cadute di dignità e di stile.
L’amore non è sempre cieco e stupido, quando ha la forza di indicare la
migliore della strade per riscattarsi e tornare quelli di un tempo. Il Parco
lo ha fatto, ricordando al marmo la qualità positiva del lavoro umano, con
il suo aggiungere valore alla grezza materia. Nel
Museo
si conservano produzioni esemplari e testimonianze talvolta uniche di
usi di qualità e dunque durevoli di una risorsa non rinnovabile come il
marmo.
Il Museo, nel piccolo, tramanda il
senso del “bello” attraverso antichi manufatti, pensati e preziosi, che
sono riusciti a stabilire un rispetto assoluto verso la materia: in passato
massimamente lavorata nelle quantità giustamente estratte.
04/04/2008 -
Le proposte dELL'AIGAP ai
candidati premier
L'AIGAP, Associazione
Italiana Guardie dei Parchi e delle Aree Protette, ha inviato ai candidati
delle imminenti elezioni politiche un appello con alcune importanti proposte
da attuare nella prossima legislatura.
Di seguito sono riportati i tre punti cardine su cui si ritiene necessario
un rapido intervento del futuro Governo.
QUALIFICHE E UNIFORMITA' DEL PERSONALE DI SORVEGLIANZA DEI PARCHI E'
necessario un provvedimento legislativo nazionale che prenda atto delle
diverse ma diffuse realtà costituitesi in questi anni nelle Aree Protette
Regionali e Nazionali riconoscendo la qualifica professionale del
Guardiaparco stabilendo alcune prerogative comuni nonché il riconoscimento
pieno delle qualifiche di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza al
fine di espletare al meglio le caratteristiche attività di controllo e
intervento sul territorio.
RISORSE PER GLI ENTI PARCO E PER LE DOTAZIONI ORGANICHE I Parchi
naturali sono una realtà consolidata ormai a livello internazionale e in
particolar modo a livello europeo. Per fare sì che l'Italia esca da una sua
fase ancora immatura nel campo del sistema delle Aree Protette è necessario
che gli Enti Parco vengano messi in condizione di operare fattivamente per
il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. In particolar modo
riteniamo fondamentale liberare risorse o quantomeno prevedere delle deroghe
in Finanziaria per l'assunzione di personale, soprattutto di vigilanza,
anche nelle Aree Protette regionali che molto spesso risultano estremamente
carenti o addirittura completamente sprovviste di un proprio servizio di
sorveglianza.
SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO: MEZZI E RISORSE PER LA PROTEZIONE CIVILE
Le Aree Protette, proprio nell'ambito delle loro finalità di tutela e
conservazione del territorio, svolgono un importantissimo servizio di
Protezione Civile sia attraverso il proprio personale tecnico che attraverso
i Guardiaparco soprattutto, ma non solo, nell'ambito degli incendi boschivi.
La scorsa stagione estiva portando alla ribalta nazionale l'estrema gravità
del fenomeno ha visto l'impegno di centinaia di Guardiaparco che si sono
trovati ad operare spesso con mezzi limitati e talvolta con problemi legati
alla competenza territoriale. E' necessario utilizzare al meglio il servizio
già espletato dai Guardiaparco italiani fornendo gli Enti di Gestione delle
Aree Protette di mezzi e risorse idonei per operare efficacemente nei casi
di incendi o calamità naturali e per ampliare al massimo la possibilità
d'intervento degli operatori dei Parchi.
Dott. Gordon Cavalloni
AIGAP (Associazione Italiana Guardie dei Parchi e delle Aree Protette)
Presidente Nazionale c/o Parco Regionale delle Alpi Apuane Via C. Del Greco,
11
55047 Seravezza (LU)
Tel. 0584.758244
Fax 0584.758203
14/03/08 - Comunicato stampa - RIPARTE L’ANTRO DEL CORCHIA CON TOSCANA
UNDERGROUND
L’Antro del Corchia è pronto a ripartire, voltando pagina, dopo tre anni
difficili e, purtroppo, un calo costante di presenze. Nuovi amministratori e
la prospettiva dell’entrata di nuovi soci, da ricercare nel mondo bancario,
per una forma societaria da rivedere, sono elementi non solo di novità, ma
pure garanzia di mutamento di volontà e di azione. C’è poi la conclusione
dei lavori sulla strada di collegamento alla grotta turistica – ad opera del
Comune di Stazzema – per garantire ulteriore sicurezza nel trasporto dei
visitatori e maggiore tranquillità ai turisti.
L’apertura del 2008 dell’Antro del Corchia è prevista per il ponte del
prossimo 25 aprile, a proseguire, in modo ordinario, lungo tutto l’arco
dell’anno, fino ai mesi invernali.
Il rilancio dell’attività dell’Antro del Corchia passa anche attraverso
iniziative collaterali di promozione e valorizzazione di questa meravigliosa
risorsa ambientale e turistica. Proprio oggi, il Parco Regionale delle Alpi
Apuane ha colto l’opportunità, presso la Regione Toscana, di far svolgere a
Levigliani, l’evento principale e conclusivo della “Settimana Underground”,
che avrà luogo a fine maggio. In tutta la Toscana, i 24 siti che partecipano
al sistema “Toscana Underground” – con le loro grotte, miniere, ipogei
archeologici, bottini e acquedotti – stanno organizzando, per i giorni della
“Settimana”, manifestazioni straordinarie di visita turistica e di
approfondimento culturale sul mondo sotterraneo. Il tutto si concluderà, tra
sabato 31 maggio e domenica 1° giugno, a Levigliani e all’Antro del Corchia,
dove si concentreranno iniziative promozionali e l’attenzione dei media.
13/03/2008 - TELE P@B
- Comune di Fabbriche
di Vallico
L’amministrazione del
Comune di Fabbriche di Vallico, nell’ambito del progetto di E-democracy
TELE_P@B, ha promosso un importante incontro, come descritto nell’unita
lettera che è stata trasmessa a tutte le famiglie residenti nel Comune di
Fabbriche di Vallico, che si terrà presso la sede del Comune
sabato 15 marzo 2008 a partire dalle ore 10.
07/03/2008 -
ATTIVITA' TRADUZIONI
Si pubblica l’elenco per
l’affidamento di incarichi esterni per l’attività di traduzione in lingua
inglese, francese e tedesca, predisposto a seguito dell’esame dei curriculum
presentati.
Si precisa che trattasi di semplice elenco alfabetico e non di graduatoria.
INGLESE |
BALDERI Lorena |
BARSANTI Caterina |
BRICCA Annarita |
CANTARELLI Silvia |
CATARSI Beatrice |
DE LUCIA Stefania |
MEACCI Federica |
TENORINI Laura |
VANNI Enrica |
FRANCESE |
SILVESTRI Laura |
TENORINI Laura |
VANNI Fatima |
TEDESCO |
BARSANTI Caterina |
CANTARELLI Silvia |
CATARSI Beatrice |
DE LUCIA Stefania |
SILVESTRI Laura |
VANNI Enrica |
07/03/2008 -
Le proposte di Federparchi ai
candidati premier
Le proposte di Federparchi ai candidati premier In un documento di proposte
indirizzato ai possibili presidenti del Consiglio, la Federazione esprime la
sua idea di un'Italia moderna e consapevole del proprio valore.
Un programma di governo che attribuisca centralità alla conservazione delle
risorse naturali del Paese, che punti con decisione verso strategie di
sviluppo sostenibili e rispettose dell'ambiente, che affronti con
consapevolezza e senso pratico le conseguenze ormai inevitabili del
cambiamento climatico in atto. Sono queste, in sintesi, le osservazioni
presentate da Federparchi ai candidati alla
presidenza del Consiglio dei ministri, ai quali la Federazione ha
indirizzato un documento con alcune proposte per la prossima legislatura.
Per cominciare, l'aggiornamento dell'articolo 9 della Costituzione, con
l'aggiunta della natura fra i valori costituzionalmente protetti dalla
Repubblica, sarebbe un gesto di grande valore, concreto e allo stesso tempo
denso di significati simbolici, da cui potrebbero
discendere molti provvedimenti altrettanto importanti. Come la definizione
di una Rete ecologica in cui i parchi rappresentino i nodi di un fitto
intreccio di zone umide, corridoi ecologici e tracciati fluviali, ad
esempio. Oppure l'adozione di una Legge quadro sulla biodiversità, o ancora
la definizione di Accordi di programma per la
gestione territoriale e ambientale dei grandi sistemi geografici italiani:
le Alpi, l'Appennino, il bacino del Po, le coste e le isole.
In questo processo di ammodernamento della gestione ambientale del Paese, i
parchi, forti dell'impegno professionale dei loro amministratori, delle
buone pratiche già messe a punto e della loro capacità di generare consenso,
costituiscono una risorsa essenziale a servizio dell'intero "sistema
Italia". È con questa precisa
consapevolezza che la Federparchi chiede al futuro governo di impegnarsi a
riformare gli Enti gestori delle aree protette terrestri
e marine, aumentandone l'efficienza e il grado di autonomia, semplificando
la procedura di nomina dei presidenti, migliorando le piante organiche e la
dotazione finanziaria a loro disposizione.
Interventi, questi, misurati sulle necessità e le ambizioni di un Paese
moderno, consapevole delle proprie ricchezze, delle potenzialità che può
esprimere e del dovere morale di assicurarle anche alle
generazioni future.
Il documento sintetico con le proposte di Federparchi ai candidati
premier può essere scaricato da questo collegamento:
http://www.parks.it/federparchi/pdf/
politiche_2008_proposte_federparchi.pdf
28/02/08
- LE OSSERVAZIONI DI LEGAMBIENTE AL PIANO DEL PARCO DELLE APUANE.
Legambiente punta al rafforzamento del ruolo del Parco delle Alpi apuane sul territorio.
Monito agli Enti locali ed alla regione ad avvalersi delle
competenze del parco in materia di pianificazione e all'adeguamento del
piano alla recente normativa in materia di biodiversità.
Le
osservazionei di Legambiente al Piano del Parco Regionale delle Alpi
Apuane: basta tagli, il perimetro
e' gia' tutto un
compromesso, i confini naturali
vanno ampliati e restituite al Parco le aree di cava.
Sviluppo Sostenibile delle Alpi Apuane.
Legambiente ha presentato le osservazioni al Piano del Parco Regionale
delle Alpi Apuane con una premessa generale molto critica,
ribadendo il proprio profondo dissenso per l'adozione di
un Piano 'mutilato' dal Consiglio Regionale - e su pressione degli Enti
Locali della Comunità di Parco - dalla disciplina e quindi dalla competenza
delle aree estrattive, sollevando dubbi addirittura sulle legittimità del
Piano.
Le osservazioni di Legambiente, in netta controtendenza rispetto alle
posizioni di Associazioni venatorie ed Enti Locali, chiedono l'ampiamento
del Parco per alcune aree naturali rimaste fuori e l'inclusione dei borghi
di montagna all'interno dei confini.
La terza osservazione critica di Legambiente riguarda la tutela della
biodiversita': il Piano, ormai datato a diversi anni fa, non considera le
piu' recenti normative regionali ed europee sulla tutela della diversita'
ecologica e, per Legambiente, va assoltamente aggiornato in quanto settore
di fondamentale importanza per la missione istituzionale di un Parco
naturale.
Ma Legambiente lancia anche un netto richiamo alle
Istituzioni regionali e locali.
"Dopo anni di gestazione - dichiara Antonio Nicoletti, responsabile
nazionale aree protette di Legambiente - mediazioni, ripetute riduzioni dei
confini e addirittura lo stralcio delle cave, il Piano del Parco delle
Alpi Apuane va sostenuto e implementato invece di impallinarlo sotto un
tiro
incrociato.
ecologicamente e socialmente sostenibile."
20/02/2008: AGLI ENTI PUBBLICI ALTRI SESSANTA GIORNI PER
OSSERVARE IL PIANO PER IL PARCO
Il
Consiglio direttivo ha approvato il raddoppio dei tempi per la
presentazione delle osservazioni al Piano per il Parco. Pertanto, sono
stati concessi altri sessanta giorni a favore di Comuni e Province, in
prosecuzione del periodo già accordato ad ognuno di essi,
il cui inizio e termine è diverso da caso a caso, poiché dipendente dal
giorno di effettivo ricevimento del Piano.
È stata dunque accolta una richiesta deliberata la scorsa settimana dalla
Comunità di Parco che – su proposta del Direttore Bartelletti e
subito accolta dal Presidente Nardini – ha come principale obiettivo
l’ulteriore possibilità offerta ai soggetti pubblici di eseguire più
approfonditi confronti e verifiche di compatibilità, nel dettaglio, tra gli
elaborati del Piano per il Parco e le norme e le tavole dei Piani
territoriali di coordinamento, dei Piani strutturali e dei Regolamenti
urbanistici.
Riguardo a notizie imprecise apparse di recente sulle cronache locali,
si informa che l’attuale superficie protetta del
Parco delle Alpi Apuane assomma a
Il Piano per il Parco poi, non introduce “vincoli stretti” che
impediscono il recupero di case isolate (l’insediamento sparso).
Anzi, le azioni di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio,
soprattutto se di valore storico-ambientale, sono particolarmente
sostenute, con direttive ai comuni per favorire i cittadini in
questa opera meritoria. Inoltre, i paesi e i borghi
(l’insediamento accentrato) non rientrano neppure nell’area
protetta e dunque non sono stati presi in considerazione dal Piano. Altra
notizia fantasiosa e priva di fondamento è quella che legherebbe il
recupero dei fabbricati all’obbligo di intervenire sull’ettaro
di terreno intorno agli stessi edifici.
Neppure il taglio dei boschi, su iniziativa delle Comunità Montana e dei
cittadini, è impedito dal Piano, come dimostra l’attività
ultradecennale di autorizzazione degli Uffici
dell’Ente Parco. Farebbero eccezione soltanto
18/02/08 - Decreto
del Presidente del Parco - Affidamento all’Avvocatura Regionale
dell’incarico di rappresentanza, patrocinio e assistenza in giudizio
dell’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
Con tale atto il Presidente
affida la rappresentanza e la difesa
degli interessi dell’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
all’Avvocatura Regionale, nel procedimento pendente dinanzi al TAR
Toscana promosso da Vagli Turistica s.r.l.,
notificato il 10.12.2007, per l’annullamento della delibera del
Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Alpi Apuane n. 33 del 11.09.2007,
avente ad oggetto “Atto generale di indirizzo per gli uffici tecnici
– integrazione in merito alle attività di asportazione dei
ravaneti”
07/02/08 - Comunicazione alle
Guide del Parco
L’Ente Parco Regionale
delle Alpi Apuane nel dicembre scorso ha approvato la nuova Struttura
Organizzativa degli Uffici e dei Servizi. In particolare l’U.O.C.
“Attività culturali e turistiche” è stata accorpata
all’U.O.C. “Valorizzazione
territoriale” trasferendo a quest’ ultima anche
l’attività del servizio delle Guide del Parco. Siccome
è necessario un breve periodo di tempo per organizzare la struttura e
trovare un giusto assetto è stato deciso di far slittare al 31 marzo 2008
l’invio della disponibilità delle Guide ad esercitare
l’attività per l’anno 2008.
Si sottolinea
che tale proroga ha valore solo per l’anno in corso e non modifica il
Regolamento delle attività della “Guida del Parco delle Alpi
Apuane” al quale le Guide sono tenute a fare riferimento.
In allegato:
Regolamento delle attività della
“Guida del Parco delle Alpi Apuane”
Modulo
di attivazione
2008
29/01/08 - IL PARCO NON CONDIVIDE
Il Parco delle Alpi
Apuane si è opposto alle conclusioni di una Verifica demaniale condotta
nella frazione di Terrinca di Stazzema, poiché “tecnicamente”
sbagliate e soprattutto pericolose per le ripercussioni che potrebbero
indurre su altri analoghi procedimenti in corso.
L’opposizione sta sia nel metodo
che nel
merito della questione. Basterebbe ricordare che la legge istitutiva del
Parco riconosce allo stesso ente una specifica competenza amministrativa in
materia di “usi civici”. Nonostante ciò, nessuna
informazione e nessun contatto è stato preso con il Parco, né prima,
né durante lo svolgimento delle operazioni di verifica demaniale.
La prima conseguenza è rintracciabile nel difetto di “memoria
storica” e nella conseguente carenza di
documentazione che la relazione conclusiva su Terrinca si porta
inevitabilmente dietro.
Va infatti ricordato come, dal 1983 al 1987,
Queste conclusioni – fatte proprie dall’Assessore regionale
agli usi civici il 31 dicembre 1987 – furono depositate presso le
segreterie comunali e, di lì a poco, alcuni cittadini ed imprese estrattive
presentarono opposizione. Il “contenzioso” fu trasferito a
Roma, presso il Commissariato agli Usi civici per l’Italia centrale,
dove la causa, è tutt’ora pendente. I comuni
di Seravezza e di Stazzema e perfino
Oggi, invece di proseguire lungo
questa coerente linea
politico-amministrativa, l’Ufficio regionale competente ha
pensato bene di riverificare la questione, seppur limitando il tutto al
solo caso di Terrinca. Il 20 giugno 2006, con un impegno di spesa non modesto,
il dirigente responsabile ha incaricato un nuovo perito istruttore per un
accertamento ulteriore, a nostro parere inutile e
dannoso.
L’ultima Verifica demaniale, depositata a Stazzema lo scorso
dicembre, non ha preso minimamente in considerazione la precedente del
1983-87, giustificando la cosa con il mancato reperimento degli atti a suo
tempo depositatati, ignorando pure a quale livello fosse
giunto il primo procedimento. Sarebbe bastato telefonare o prendere
contatti con la direzione dell’Ente Parco per ottenere informazioni e
copia dei documenti necessari.
Nel merito delle conclusioni poi, la nuova Verifica demaniale – senza
una motivazione convincente – ha sostenuto l’insostenibile tesi
(diametralmente opposta alla precedente), della validità del contratto
di alienazione dei demani civici del
“Popolo” di Terrinca, rogato nel 1827 dal notaio Guidoni. In
questo modo, il perito ha voluto sancire l’inesistenza di terre
collettive nel territorio assegnato alla Verifica e, forse
inconsapevolmente, ha offerto pretestuose ed inconsistenti argomentazioni
per negare la medesima cosa nelle altre Comunità dello stazzemese e della
montagna di Seravezza. In effetti, se risultasse
valido il contratto Guidoni del 1827 sarebbero valide anche tutte le altre
alienazioni, celebrate nello stesso periodo e negli stessi modi, a
Levigliani, Retignano, Cardoso, Pruno e Volegno, Stazzema, ecc.
È dunque improprio
dire che, con
l’opposizione presentata, il Parco ha difeso le ragioni della
Comunità di Terrinca, poiché sarebbe un concetto del tutto limitativo. Il
Parco ha piuttosto difeso le ragioni di tutte le Comunità di Stazzema e di
Seravezza, tra cui Terrinca. Ancora più in generale, ha difeso le ragioni
di tutti i “Popoli” delle Alpi Apuane.
E lo ha fatto a prescindere
da ragioni contingenti
o da calcoli utili al momento. Non importa se, nella fattispecie, il
ritorno in auge degli “usi civici” sia figlio di una disputa
– che affiora ogni tanto tra Terrinca e Levigliani – sui
confini del possesso del Monte Corchia.
L’Ente Parco condivide la proprietà collettiva e non privata di
quella e di altre montagne delle Alpi Apuane. Una
volta stabilita, con sentenza definitiva, la natura demaniale del Corchia,
sarà allora possibile disegnare l’esatto confine tra le due Comunità,
in origine unite, ma separatesi nel corso del XVI
secolo. I documenti storici sono in grado di sciogliere facilmente il nodo.
L’Ente Parco Regionale si è opposto alle conclusioni di questa
Verifica demaniale senza imbarazzo e senza stabilire contrasti o conflitti
nei confronti della Regione Toscana. Non è qui in discussione alcun
indirizzo di politica regionale, ma le conclusioni “tecniche”
sbagliate a cui è giunto un perito istruttore, incaricato da un dipendente
regionale.
29/01/08
- CORSO DI AGGIORNAMENTO SU "IL PIANO PER IL PARCO DELLE ALPI
APUANE"
La recente
adozione del Piano per il Parco delle Alpi Apuane e la successiva fase della
presentazione delle “osservazioni” per cittadini ed enti, hanno
suggerito di diffondere ulteriormente le basilari informazioni su tale
strumento di attuazione dell’area protetta,
oltre quanto già fatto negli innumerevoli incontri e nei forum svolti dal
1995 ad oggi, in diverse località dell’area parco e contigua.
Tra i primi soggetti individuati dalla strategia comunicativa
del Piano, si annoverano i dipendenti dell’ente e i tecnici degli
enti interessati, a cui spesso il cittadino si rivolge, per ottenere una
risposta certa a quesiti legati soprattutto agli interventi, agli usi e
alle attività consentiti o meno nei vari territori a diverso grado di
tutela.
Al fine di potenziare e diffondere la conoscenza sul Piano per il Parco e
– se possibile – sciogliere dubbi interpretativi riguardo alle
norme contenute, è stato organizzato un Seminario di
aggiornamento
sul tema specifico, che si terrà giovedì 7 febbraio 2008, dalle ore
Il programma prevede – nelle ore antimeridiane –
un’illustrazione del percorso di formazione e una disamina sui
contenuti e sugli effetti del Piano. Nel primo pomeriggio (non oltre le
17,00) è poi previsto un confronto ed una discussione di
approfondimento
su quesiti specifici, che i partecipanti avranno modo di porre
all’ordine del giorno.
La partecipazione al Seminario è gratuita e comprende pure il pranzo di
lavoro. Possono iscriversi – oltre i dipendenti dell’ente
gestore dell’area protetta – anche tecnici degli enti della
Comunità del Parco, in numero massimo di uno per
ogni soggetto istituzionale. Eventuali eccezioni saranno vagliate caso per
caso.
La pre-iscrizione è obbligatoria e va fatta entro le ore 12 di martedì 5
febbraio, telefonando allo 0585/799457, oppure inviando un fax allo
0585/799439
o una mail all’indirizzo
gciari@parcapuane.it
15/01/08 -
Stralcio del verbale di gara del 10/01/2008 per l’aggiudicazione
delle Opere di restauro della ex Cappella di San
Luigi nel Comune di Fabbriche di Vallico (LU).
…
impresa |
Offerta a
ribasso |
Percentuale
di ribasso |
EDILTMACOLOR srl, San Donato Milanese (MI) |
€
36.946,17 |
17,843% |
EDILE GIACCHINI GIUSEPPE srl, Ponte all’Ania (LU) |
€
40.705,02 |
8,100% |
|
€
37.232,80 |
17,100% |
LORENZINI PIETRO srl, Barga (LU) |
€
42.012,88 |
4,71% |
08/01/2008 - ATTIVATO L'U.R.P. ANCHE NEGLI UFFICI DI MASSA
Con i primi
giorni del 2008 è entrato in funzione l'Ufficio Relazioni con il Pubblico
presso
Responsabile istruttore la dott.ssa Giovanna Ciari; l'ufficio è aperto al
pubblico, ogni martedì e venerdì mattina, dalle ore 9 alle 13,
nonché il martedì pomeriggio, dalle 15 alle 17.
02/01/2008 - IL BURT HA PUBBLICATO L'AVVISO DI ADOZIONE DEL PIANO PER IL PARCO
I CITTADINI POSSONO PRESENTARE OSSERVAZIONI FINO AL 15 FEBBRAIO 2008
per la
visione degli atti approvati
(clicca qui sopra)
scarica
il modulo per le
osservazioni
file (*.doc)