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34° Meeting del Comitato
di Coordinamento dell'EGN
Wernigerode
(Germania),
2-5 settembre 2014 |
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FOTOCRONACA |
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Martedì 2 settembre
2014
Il 34° Comitato di
Coordinamento dell’EGN si svolgerà nell’antica città di Wernigerode
(Sassonia) nel Geoparco Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen.
Dall’aeroporto di Hannover il viaggio di trasferimento di circa due ore
si svolge sotto un cielo grigio; i rilievi più elevati del Geoparco (Harz
Mountain) sono mascherati da una fitta coltre di nubi; in primo
piano alcune pale eoliche massicciamente presenti in questa zona di
pianura tedesca.
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Martedì 2 settembre
2014
Ancora un cielo nuvoloso all’arrivo a Wernigerode, dominata dal
castello: un’antica fortezza medievale ricostruita e restaurata nel
1700-1800 dopo la quasi totale distruzione avvenuta durante la guerra
dei 30 anni (1618-1648). |
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Martedì 2 settembre
2014
Arrivati a
destinazione è subito ben evidente la tipica architettura che
caratterizza la città di Wernigerode, sia degli edifici civili sia di
quelli religiosi (sullo sfondo il campanile della chiesa) costruiti
nella loro attuale foggia a partire dal 1700.
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Mercoledì 3 settembre
2014
Il
34° Comitato di Coordinamento dell’EGN si è svolto nel palazzo comunale
di Wernigerode nella caratteristica piazza del mercato. |
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Mercoledì 3 settembre
2014
Ad accogliere nella sala conferenza i rappresentanti dei 60 geoparchi
membri dell’EGN sono stati i bambini della città con canti popolari
della regione di Harz. |
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Mercoledì 3 settembre
2014
Al
tavolo del 34° Comitato di Coordinamento dell’EGN, da sinistra: Kristin
Rangnes, Nickolas Zouros, il sindaco di Wernigerode Peter Gaffert e
Patrick McKeever.
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Mercoledì 3 settembre
2014
Nel tardo pomeriggio, i delegati dei geoparchi, divisi in due gruppi,
sono stati accompagnati da guide locali lungo un percorso cittadino alla
scoperta dell’architettura e dell’utilizzo dei geomateriali locali da
costruzione. |
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Mercoledì 3 settembre
2014
Lungo il percorso la luce favorevole e il cielo azzurro hanno permesso
di apprezzare la bellezza del castello di Wernigerode. |
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Mercoledì 3 settembre
2014
Al termine dell’itinerario cittadino, la grande sala del Fürstlicher
Marstall
è approntata per la cena serale.
Nello stesso luogo è stato presentato un filmato sulle principali emergenze di
geodiversità del Geoparco Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen
e dopo il saluto di benvenuto del Presidente del Geoparco sono
intervenuti Tamara Zieschang, segretario di stato del Ministero delle
Scienze e dell’Economia della Sassonia-Anhalt e Lutz Moller, della
Commissione UNESCO della Germania. |
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Giovedì 4 settembre
2014
Isabel Reuter e
Klaus George, a nome degli organizzatori, hanno chiuso informalmente la
riunione nel palazzo comunale di Wernigerode; il meeting è proseguito
sul campo con visite di altri luoghi simbolici del Geoparco
Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen.
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Giovedì 4 settembre
2014
Nel pomeriggio il
Comitato di Coordinamento ha visitato il Paläon, una struttura
avveniristica costruita nei pressi degli scavi di Schöningen, a nord di
Wernigerode, luogo famoso in tutto il mondo per il ritrovamento di lance
di legno risalenti a circa 300.000 anni fa, quindi i più antichi
strumenti di caccia finora scoperti. Il Paläon non è solo un museo ma
anche un centro ricerche e di didattica archeologica. |
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Giovedì 4 settembre
2014
Quando la
“geologia” può diventare “arte”: nella grande sala d’ingresso del Paläon,
i visitatori sono accolti da grandi pannelli con sezioni naturali di
suoli e rocce del Quaternario dove sono stati rinvenuti oltre a resti
dell’uomo di Neanderthal e dei suoi manufatti, scheletri di molti altri
animali vissuti nei periodi interglaciali del Paleolitico inferiore. |
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Giovedì 4 settembre
2014
Uno dei moderni
allestimenti del Paläon è dedicato ai ritrovamenti di cranio, zanna ed
altri resti ossei attribuiti ad un Mammut. |
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Giovedì 4 settembre
2014
L’escursione è
proseguita nella cittadina di Koenigslutter dove, nei pressi della
chiesa dedicata a san Sebastiano, ha sede un centro informativo del
Geoparco Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen. Nella costruzione
della chiesa è subito risultato evidente l’utilizzo di rocce che
caratterizzano la geologia dalla zona circostante: si tratta di strati
calcarei ricchi in resti fossili di bivalvi, brachiopodi, crinoidi,
ammoniti, appartenenti alla formazione conosciuta come Muschelkalk
attribuita al Triassico (240-230 milioni di anni). |
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Giovedì 4 settembre
2014
All’interno del
centro informativo è stato allestito un museo sulla storia geologica
della regione. Tra gli esemplari fossili molto ben conservati, un
calcare stromatolitico. Le stromatoliti sono corpi carbonatici finemente
stratificati, accumulati per l’attività di microrganismi fotosintetici
(alghe o batteri) in ambienti marini tropicali , che possono sviluppare
forme mammellonari o colonnari. Questi fossili rivestono una particolare
importanza in quanto il termine “stromatolite” deriva proprio dagli
affioramenti nei pressi di Jerxheim nel territorio del Geoparco
Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen. |
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Venerdì
5 settembre
2014
Il
Geoparco ospitante ha proposto un'escursione geologica nella regione
centro-settentrionale di Harz.
Il primo, emblematico, stop è avvenuto in corrispondenza di un monumento
“raro”, in quanto dedicato ad un geologo: Karl August Lossen
(1841-1893). Come dipendente del Servizio geologico prussiano e
professore della Reale Accademia Mineraria di Berlino svolse
fondamentali ricerche geologiche nell’area. |
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Venerdì 5 settembre
2014
Le differenti
rocce che costituiscono il monumento rappresentano le differenti
litologie granitoidi (graniti a biotite, dioriti, ecc.) che
caratterizzano la regione di Harz.
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Venerdì
5 settembre
2014
Dal memoriale Lossen inizia un sentiero nell’area mineraria della
valle Thumkuhlen sfruttata soprattutto nel 1600-1700 per l’estrazione di
minerali di cobalto per la produzione di coloranti blu. Lungo
l’incisione del torrente affiorano rocce del Devoniano superiore. Si
tratta di strati torbiditici calcarei derivanti dallo smantellamento di
barriere coralline formate in ambienti marini con acque basse e
tiepide...nel Paleozoico il clima delle montagne di Harz doveva essere
molto diverso da quello attuale!
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Venerdì
5 settembre
2014
Il gruppo dei partecipanti al meeting si avvicina all'ingresso
dell'antica miniera
di Büchenberg.
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Venerdì 5 settembre
2014
All'interno della miniera, i rappresentanti dei geoparchi EGN hanno particolarmente apprezzato gli affioramenti di
scisti e rocce vulcaniche (metabasalti) del Devoniano medio con
mineralizzazioni in ferro (principalmente ematite, in subordine
magnetite e siderite) che, piegate dalla tettonica, formano un tunnel
naturale.
Nella foto,
la scala di riferimento è fornita da Erdal Gümüş coordinatore del Kula
Volcanic Geopark, il primo e per ora unico geoparco turco EGN.
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Venerdì 5 settembre
2014
Durante
l’escursione Tony Ramsay, il coordinatore del gruppo di lavoro sull’uso
dei materiali di scarto provenienti da escavazioni legalmente
autorizzate, ha ringraziato calorosamente i “ragazzi delle Apuane” (“the
Apuan guys”) per il lavoro svolto nell’ambito del gruppo. Questa
attestazione di stima è stata suggellata da un abbraccio con Alessia
Amorfini dell’Apuan Alps Geopark, all’interno della miniera Büchenberg,
non a caso con alle spalle residui rocciosi della lavorazione mineraria.
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Venerdì 5 settembre
2014
Il workshop dei geoparchi italiani organizzato dalle Alpi Apuane ha
fatto… scuola! Anche gli organizzatori dell’escursione nella regione di
Harz hanno previsto uno spostamento in treno, utilizzando la linea con
locomotiva a vapore e vagoni d’epoca per raggiungere Brochen, il punto
più alto delle montagne di Harz.
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Venerdì 5 settembre
2014
Un personaggio di rilievo assoluto nella cultura europea stabilisce un
legame tra l’Italia e il Geoparco Harz-Braunschweiger Land-Ostfalen.
Si tratta di Johann Wolfgang Goethe, considerato il più grande
intellettuale tedesco di tutti i tempi: poeta, scienziato, critico
d'arte, politico, filosofo. Il suo celebre viaggio in Italia, dalle Alpi
alla Sicilia, nel 1786 lo portò a raccontare non solo la cultura ma
anche la natura ed il paesaggio del nostro Paese con particolari parole
di interesse ed ammirazione verso gli Appennini. Nella foto il piccolo
monumento dedicato al Goethe alla sommità del Brocken Mountain; sullo
sfondo il centro visite del Geoparco realizzato all’interno
del’ex-stazione di osservazione della Repubblica Democratica Tedesca.
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Venerdì 5 settembre
2014
Anche la geologia
ed il paesaggio delle montagne di Harz furono conosciute grazie a
Goethe, che le descrisse a seguito di due viaggi compiuti nel 1777 e nel
1783 alla ricerca di ispirazione personale. Durante queste visite,
Goethe compì la scalata invernale del Brocken Mountain, la montagna che
la tradizione popolare collega a leggende di diavoli e streghe.
L’esperienza nelle montagne di Harz è stata riversata da Goethe nel
Faust, il suo celebre poema drammatico.
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Venerdì 5 settembre
2014
All’interno del
centro visite del Geoparco, alcune sale sono dedicate all’evoluzione
geologica della regione di Harz. Al centro della foto diversi esemplari
di tronchi fossili. |
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Venerdì 5 settembre
2014
Dal punto di vista
geologico esiste anche un possibile punto di correlazione tra le
montagne di Harz e le Alpi Apuane. Entrambe sono caratterizzate da una
struttura geologica rappresentata da un’antiforme di dimensioni
paragonabili, ma esumate in tempi diversi, Harz a partire dal Cretaceo,
mentre alcuni milioni di anni dopo, dal Miocene, le Apuane. Le montagne
di Harz risultano quindi molto più erose, raggiungendo la quota massima
del Brocken Mountain di 1114 m, e con un paesaggio molto meno aspro
rispetto le Alpi Apuane. Le rocce che formano l’antiforme di Harz
appartengono al Paleozoico (scisti, quarziti ed arenarie del
Devoniano-Carbonifero) con a nucleo l’intrusione granitica del Permiano
che costituiscono i rilievi del Brocken Mountain (nella foto).
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