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I lavori del
Comitato di Coordinamento della European Geoparks Network hanno preso
atto dell’impossibilità, da parte dell’Unesco, di avere come partner la
Global Geoparks Network, poiché la stessa organizzazione è oggi senza
una vera e definita forma legale.
Con voto unanime, i delegati hanno approvato una risoluzione favorevole
alla trasformazione della Rete Globale in associazione no-profit. Lo
statuto e gli organi sociali consentiranno alla nuova GGN di operare
come primo interlocutore della futura iniziativa/programma Unesco sui
Geoparchi, nel caso auspicato di un’approvazione definitiva di questo
sviluppo di azione strategica a favore della conservazione e
valorizzazione del patrimonio geologico su scala mondiale.
Le regole di funzionamento ed organizzazione sono ancora tutte da
definire, benché sia ipotizzabile che – sulla falsariga di altri
iniziative e programmi – i Comitati nazionali Unesco assumano un ruolo
di guida fondamentale e non solo limitato alla presentazione di nuove
candidature. L’auspicio di tutti è che, in futuro, si possa stabilire
una formale corrispondenza tra Comitati nazionali e i Forum dei paesi
membri della GGN.
Anche durante l’attuale fase di transizione, il Comitato di
Coordinamento della Rete Europea ha ritenuto opportuno di proseguire con
la pubblicazione del numero annuale dell’EGN Magazine, l’aggiornamento
dell’EGN Newsletter, la stampa della seconda edizione del volume EGN sui
Geoparchi europei e la partecipazione a saloni turistici internazionali.
Il Geoparco delle Alpi Apuane era rappresentato al Comitato di
Coodinamento da Alessia Amorfini (Geopark manager) e Giuseppe Ottria
(Commissione di gestione scientifica). La Delegazione ha pure
partecipato alla sessione del gruppo di lavoro sull’uso dei materiali di
scarto provenienti da escavazioni legalmente autorizzate. Il
coordinatore del gruppo, Tony Ramsay, si è detto soddisfatto per aver
praticamente definito tutti gli aspetti legati alle attività legate alla
trasformazione dei materiali di scarto in oggetti ornamentali. La
finalità di queste regole è quello di incentivare le piccole attività
artigianali che tradizionalmente si svolgono nei territori dei geoparchi
per aggiungere un altro elemento di micro-economia sostenibile.
L’esperienza del Geoparco Alpi Apuane nel valorizzare la “filiera
corta”, per ottenere da scarti dell’estrazione del marmo ad oggetti
artistici ad alto valore aggiunto, ha apportato un importante contributo
nella discussione. Nella versione definitiva delle regole di uso dei
materiali di scarto, verrà ancora una volta affermata l’assoluta
incompatibilità tra affiliazione GGN e vendita di minerali, fossili e
rocce.
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