News
2009
02/01/09
- I canti dell'Epifania
alla presentazione del libro "Leggende delle Alpi Apuane"
La Befana è un
personaggio fantastico, che si pone a metà strada tra il mito e la
leggenda. La festa dell’Epifania porta con sé molteplici significati
religiosi e pagani, che si perdono nella notte dei tempi.
L’occasione è dunque favorevole per presentare un volume che ha per
tema le “Leggende delle Alpi Apuane”, pubblicato dal Parco delle
Alpi Apuane. L’appuntamento è per le ore 10 di lunedì 5 gennaio, a Palazzo
Mediceo di Seravezza, dove l’opera sarà commentata e discussa dal
prof. Giuseppe Cordoni. Tra un intervento e l’altro è prevista
l’esecuzione, dal vivo, di canti e musiche popolari della festa
dell’Epifania, direttamente tratti dal repertorio tradizionale
toscano e, in particolare, della Versilia. A tutti i presenti, la
Befana farà dono del volume presentato.
06/01/09
- Sei
leggende apuane
la montagna si svela
Le tradizioni
affascinano sempre. Lo dimostra il grande afflusso di pubblico che
ha assistito ieri mattina, nel Palazzo Mediceo [di Seravezza], alla
presentazione del volume edito dall'Ente Parco, "Leggende delle
Alpi Apuane" (casa editrice "All'Insegna del Giglio")
di Firenze. Il volume raccoglie, in tre lingue (italiano, inglese e
tedesco), sei leggende dedicate ad altrettante cime: I bimbi del
Monte Procinto; l'Omo selvatico del Monte Corchia; San Pellegrino,
il Diavolo e il Monte Forato; le giunchiglie del Monte Croce; Il
Principe del Monte Pisanino; l'Omo morto del Monte Pania.
L'elaborazione dei testi è stata curata dal direttore del Parco,
Antonio Bartelletti, mentre le illustrazioni sono di Raffaello
Puccini, architetto coordinatore degli uffici tecnici dello stesso
ente. Al volume è allegato un cd musicale, in cui la lettura dei
testi delle leggende è alternata a canti popolari di argomento
analogo. Il cd (dal titolo "Siam venuti a canta' storie - quasi
un contrasto tra leggende apuane e canti di Toscana") è stato
curato sempre da Antonio Bartelletti, insieme a Emanuele Guazzi.
Come ha spiegato Bartelletti l'opera è rivolta ad un pubblico
interessato alle tradizioni locali e alla cultura etnografica, e
rappresenta pure un possibile strumento didattico. È frutto di un
lavoro che ha richiesto vari anni di ricerche, ed è stato pensata
come un cartellone di cantastorie. L'obiettivo era recuperare
"un deposito della memoria", per renderlo elemento della
storia del territorio nella sua complessità. Dopo i saluti del
presidente del Parco, Giuseppe Nardini, Bartelletti ha ricordato
come ieri fosse la vigilia della notte più magica e pagana
dell'anno. "La Befana - ha sottolineato - è una figura
femminile legata alla 'Madre Terra'. La vecchia rappresenta l'anno
trascorso che viene bruciato per poi rinascere".
da
"La Nazione"
07/01/09
- Polemiche ipocrite sul sangue
in montagna Buon esercizio demagogico sulle
pagine di oggi de “il Tirreno”, nel più perfetto stile
qualunquistico e strumentale italiano, alla perenne ricerca del
capro espiatorio tra i deboli, su cui scaricare altrui
responsabilità, all’indomani dell’ennesima tragedia della montagna
sulle Apuane. Proprio così, in un territorio dove si sovrappongono
Regione, Province, Comuni, Comunità Montane e, da ultimo, Unioni di
Comuni, dove l’organizzazione della protezione civile, della
sicurezza e del soccorso vede in campo prefetture, questure, polizie
varie, guardie forestali, nonché volontari del soccorso alpino e
speleologico, di misericordie e pubbliche assistenze (salvo se
altri), il problema sta tutto nelle presunte informazioni carenti
del sito del Parco delle Alpi Apuane. Se il problema fosse tutto qui, facile e rapida risulterebbe la
soluzione. Purtroppo, non è così. Ad ogni modo, la lettura dei contenuti del sito del Parco, come
riportata dal quotidiano, è parziale e scorretta. Inesatto è dire
che non ci siano collegamenti con web aggiornati sulle condizioni
meteorologiche, perché nella pagina dei link si rimanda ad un sito
specifico:
www.meteoapuane.it.
Riguardo agli itinerari escursionistici descritti – dove è riportata
la difficoltà (secondo una scala internazionale) – si consiglia
correttamente di dotarsi di carte dettagliate, di verificare
l’agibilità del percorso e soprattutto le condizioni meteo, prima di
intraprendere il cammino. Oltre quello scritto sul sito, non vengono da “il Tirreno”
considerate le pubblicazioni cartacee e le azioni preventive che il
Parco ha messo in campo da diverso tempo. Da quasi un decennio,
l’ente ha costituito una specifica commissione operativa sulla rete
escursionistica apuana, investendo risorse proprie sul rinnovo della
segnaletica e sulla manutenzione ordinaria dei sentieri,
coinvolgendo le sezioni del Club Alpino Italiano. Da questa
collaborazione sono uscite, nel maggio 2005, due pubblicazioni
fondamentali per il turista della montagna: “Guida al Parco delle
Alpi Apuane” di Giuliano Valdes e “Alta Via del Parco Alpi Apuane”
di Angelo Nerli, in cui sono presenti dettagliate notizie sulle
difficoltà e sui pericoli dei sentieri, nonché suggerimenti sul modo
di affrontarli, sull'abbigliamento e sui numeri utili in caso di
soccorso. Gli stessi avvertimenti sono rintracciabili anche nella
produzione di depliant e di altri supporti informativi, così come
nella carta topografica di particolare dettaglio, che l’ente sta
elaborando insieme alle sezioni del CAI. Inoltre, nell’ottobre del
2006, il Parco ha sostenuto e finanziato, insieme alla Comunità
Montana “Alta Versilia”, una campagna di sensibilizzazione sulla
sicurezza in montagna, che ha visto come testimonial l’alpinista
Reinhold Messner. Senza poi considerare gli interventi straordinari
e le opere pubbliche che, ogni anno, vengono realizzate sulla rete
sentieristica, nonostante che il Parco non sia soggetto di
specifiche deleghe regionali in materia. Di più è difficile fare. Dipende dalle risorse a disposizione e
dalle competenze assegnate al Parco che – è bene ricordare –
riguardano “il miglioramento delle condizioni di vita delle
comunità locali; la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici
ed ambientali; il restauro dell’ambiente naturale e storico; il
recupero degli assetti alterati in funzione del loro uso sociale; la
realizzazione di un equilibrato rapporto tra attività economiche ed
ecosistemi”. Il sito del Parco pubblica anche il bilancio, la dotazione di
personale, nonché le finalità e la superficie di territorio che la
legge istitutiva e lo statuto affidano allo stesso ente. In estrema
sintesi, il Parco ha un bilancio di un piccolo comune, ma un
territorio grande più di una provincia, con appena 24 dipendenti, di
cui solo cinque guardiaparco. Il sito viene gestito "in casa", nei
ritagli di tempo, quando è possibile aggiornarlo. Non c’è un ufficio
stampa, perché il Parco non se lo può permettere. Dunque, il sito
pubblica quello che può, fornendo un’immagine positiva di un
territorio quanto mai bello e suggestivo, ma disagiato e spesso
dimenticato dagli investimenti pubblici e privati. Per questo fine
valgono le iniziative promozionali, come il volume sulle “Leggende
delle Alpi Apuane”, che vuole valorizzare le tradizioni popolari del
territorio. Vale pure la cooperazione internazionale con la
Macedonia che, per inciso, non costa niente al Parco, compreso il
viaggio del Presidente, ma porta un contributo professionale per i
tecnici ed una risorsa economica in entrata nel bilancio, grazie ad
una collaborazione con il Ministero degli Esteri ed una O.N.G. Di sicuro il Parco non è intenzionato a sfruttare l’onda emotiva
della morte in montagna per una visibilità effimera. Il Parco
partecipa il dolore delle famiglie delle vittime della montagna e, a
bassa voce, lavora da anni perché ciò non avvenga più.
16/01/09 - Un
nuovo meteo per le Alpi Apuane
I tecnici della sicurezza valutano insufficienti gli attuali
strumenti di previsione di neve e
ghiaccio
Si è conclusa
questa sera a Firenze, presso il settore "protezione
civile" della Regione Toscana, una riunione "tecnica"
sullo stato di sicurezza delle Alpi Apuane durante il periodo
invernale. Conclusione condivisa è stata quella di giungere ad una
nuova ed avanzata informazione meteo, specificamente dedicata alle
condizioni della neve e del ghiaccio, integrando i modelli
interpretativi e i sistemi previsionali del servizio LAMMA, degli
strumenti di programmazione della Regione Toscana e di METEOMONT, a
cui collaborano il Comando truppe alpine e il Corpo Forestale dello
Stato. Di fatto, si sono ritenuti insufficienti gli attuali servizi
presenti sulla rete internet, poiché non danno risposte adeguate
sullo stato di pericolo della neve e del ghiaccio nelle varie
situazioni altimetriche e di esposizione nelle Alpi Apuane. Passato il momento della polemica strumentale, si ritorna finalmente
ad una dimensione di concreta ragionevolezza. Merito di chi ha
partecipato a questo in contro, con spirito costruttivo e scevri da
secondi fini. Erano infatti presenti - oltre il comandante dei
Guardiaparco Giovanni Speroni - Francini e Ferreri (Regione
Toscana), Favilla e Bianucci (Provincia di Lucca), Niro (Prefettura
di Lucca), Torrini (CFS), Socci (SAFS), Barsuglia (CAI), Landucci (Socc.
alpino e speleologico), Guizzi (Guide alpine). Altre iniziative riguardano, da domenica prossima, la posa in opera
di cartelli nella zona della Pania e del Corchia, di
"educazione alla montagna", per ricordare agli
escursionisti la costante valutazione dello stato di sicurezza del
loro cammino, in relazione alle proprie condizioni psico-fisiche e a
quelle ambientali. Infine, durante la settimana, si è svolto il servizio di controllo
sui sentieri innevati presso Mosceta, da parte dei Guardiaparco, che
si sono oltremodo prodigati nonostante il loro limitatissimo
numero.
22/01/09 -
NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO Si è tenuta ieri a Massa la prima riunione del Comitato
Scientifico appena nominato; durante la seduta i membri del Comitato
hanno eletto Presidente dello stesso il Prof. Natale Emilio
Baldaccini, zoologo affferente al Dipartimento di Biologia
dell'Università di Pisa. Al nuovo Presidente ed a tutti i membri del
Comitato un augurio di buon lavoro da parte degli Amministratori e
dei Dipendenti dell'Ente Parco.
02/02/09 - SICUREZZA IN MONTAGNA: ARRIVA L'SMS
METEOMONT. UN NUOVO SERVIZIO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO PER CHI VA IN
MONTAGNA Vuoi sapere che tempo
farà in montagna ? Basta inviare un semplice Sms al
48264 per ricevere in tempo reale e direttamente sul proprio
cellulare un messaggio con le informazioni richieste. Grazie,
infatti, a SMS Meteomont, il nuovo servizio sulla sicurezza in
montagna del Corpo forestale dello Stato, gli amanti dell'alta quota
potranno essere aggiornati sulle condizioni meteorologiche,
nivologiche e le previsioni sul pericolo valanghe dei comprensori
montani della Penisola. Per un approfondimento sulle modalità di
compilazione dell'sms vai su http://www.meteomont.org/
23/06/2009
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Walking festival sotto le
stelle!
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Mercoledì 24 giugno a Pruno di
Stazzema
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Guide esperte vi
accompagneranno in un’escursione notturna per vivere lo
stupore ed il fascino di “Quattro passi in una notte senza
luna” : riconoscere le costellazioni, i simboli, la storia,
l’avventura.
Al rientro vi aspetta uno spuntino degustazione della “Via
dei pani delle Apuane” con prodotti tipici locali.
Particolari delle Escursioni su
www.tuscanywalkingfestival.it
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24/06/2009
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"I Segreti degli Uomini
della Pietra..."
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Un convegno sul recupero
produttivo di marmi locali tradizionali in occasione del
Solstizio d'Estate
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Il Convegno si terrà VENERDI'
26 GIUGNO 2009, presso le ex Scuderie Granducali di
SERAVEZZA.
Programma:
10.00 - saluto dei Sindaci di Seravezza e Stazzema e del
Presidente del Consorzio di Bonifica
10.30 - intervento di Patrizio Petrucci, Vice-Presidente
della Provincia di Lucca
10.45 - introduzione a cura dell'Associazione "I Raggi di
Belen"
11.00 - Costantino Paolicchi, "tradizione della lavorazione
dei marmi in Versilia"
11.30 - Antonio Bartelletti, "I marmi dimenticati della
Versilia"
12.00 - intervento di un imprenditore del marmo
12.30 - dibattito
13.00 - conclusioni di Agostino Fragai, Assessore Regionale
L'iniziativa nasce dalla volontà dei soggetti presenti di
affrontare un tema centrale per il territorio dell'Alta
Versilia: il rapporto tra tradizione, ambiente e impresa
lapidea.
Sul territorio è stato avviato un processo tra Parco, enti
locali (Comuni, Provincia, Uunione dei Comuni) e soggetti
associati (tra cui consorzi d'imprese e "I Raggi di Belen"),
che ha come obiettivo primario quello di far dialogare le
diverse realtà attorno alla possibilità del recupero delle
tradizionali escavazioni e lavorazioni dei materiali
lapidei, coniugando economia e natura.
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25/06/2009
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Solstizio d'estate 2009
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Venerdì 26 giugno si terrà a
Pruno il "concerto reading" - "Intanto corro" di Giulio
Casale
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Il Programma dettagliato sul
sito www.ilsolstiziodestate.org
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30/06/2009
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Alla Scoperta del Paesaggio
delle Alpi Apuane
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Venerdì 3 luglio, una giornata
dedicata alla lettura e comprensione di un tipico paesaggio
apuano
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GUIPA, con il patrocinio
dell'Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane e del Walking
Festival, organizza questo corso, i cui dettagli
organizzativi sono disponibili sul sito: www.guipa.it
ARGOMENTI TRATTATI
Rapporto fra geologia, vegetazione e forme del territorio.
Impatto ambientale e tracce storiche dell'attività
estrattiva. Tipologia e significato degli insediamenti
umani. Potenzialità e criteri di sviluppo sostenibile.
Realizzazione e elaborazione di fotografie panoramiche
digitali.
PROGRAMMA
L'iniziativa si terrà il 3 Luglio 2009. Il programma si
divide in due parti:
Mattino: Escursione al punto di osservazione. Pratica di
lettura del paesaggio. Realizzazione di foto panoramiche
Pomeriggio: Presso la sede di GUIPA. Sintesi delle
osservazioni di campo. Elaborazione al computer delle foto
panoramiche
Partenza alle ore 9.00 dal piazzale del Pasquilio. Gli
spostamenti in macchina sono con auto propria.
In caso di pioggia l'escursione sarà rimandata.
ISCRIZIONE
Per partecipare al corso è necessario compilare il modulo di
iscrizione disponibile sul sito indicato.
Costo di partecipazione: 20,00 euro.
Grazie al patrocinio del Parco Regionale delle Alpi Apuane a
tutti i partecipanti verrà consegnato un coupon per
l'acquisizione gratuita della guida elettronica Guipa-Sat
ALPI APUANE
Numero massimo di partecipanti: 15
ATTREZZATURE CONSIGLIATE
Durante l'escursione sarà utile disporre della seguente
attrezzatura:
- binocolo
- quaderno con copertina rigida
- matite colorate e gomma
- macchina fotografica digitale di buona/media qualità
(evitare le compatte tascabili) (opzionale)
L'elaborazione delle immagini verrà effettuata con il
computer dell'Organizzazione. La natura del terreno
consiglia di indossare pedule o scarponcini e di evitare
scarpe da ginnastica o similari.
INFORMAZIONI
Tel. 328 0686701
info@guipa.it
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06/07/2009
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Conclusa la prima missione
in Macedonia
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DUE SETTIMANE DI LAVORO NEL
PARCO NAZIONALE DEL MAVROVO
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Il Dott. Emanuele Guazzi -
esperto naturalista dell'Ente Parco - ha portato a termine
la prima fase del progetto di cooperazione internazionale in
Macedonia, con l'obiettivo di sviluppare alcune analisi
conoscitive necessarie alla stesura del Piano per il Parco
Nazionale del Mavrovo. Il soggiorno - ricco di escursioni
nell'area protetta e di proficui incontri con tecnici e
ricercatori macedoni - si è protratto dal 21 giugno al 4
luglio uu.ss., sotto la guida di personale in loco dell'O.N.G.
Ucodep.
Particolare attenzione è stata posta sul popolamento
floristico e vegetazionale delle zone umide mantane di
quest'area balcanica, in cui la natura mantiene ancora
intatti molti dei suoi aspetti originali. La presenza di
questi habitat è di per sè un buon indicatore del valore
ambientale e paesaggistico dei luoghi.
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14/07/2009
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Il marmo nella storia
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UNA MOSTRA E UN SEMINARIO A
PISA SUI PROBLEMI DELL'UTILIZZO DEI MATERIALI LAPIDEI NELLE
APUANE
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Una mostra e un seminario –
interamente dedicati alle problematiche del marmo nelle Alpi
Apuane – sono in programma presso il Dipartimento di Scienze
della Terra dell’Università di Pisa, in via S. Maria, n. 53.
La mostra – già presentata a Zurigo nel 2005 – rimarrà
aperta al pubblico da mercoledì 15 a venerdì 31 luglio 2009.
Nella mattina inaugurale, si terrà un seminario di studi sul
medesimo argomento.
Il programma è qui di seguito dettagliato:
ore 9,00 – prof. Mauro Rosi (Direttore del Dipartimento di
Scienze della Terra di Pisa), Saluto di benvenuto
ore 9,15 – ing. Maura Pellegri (Azienda USL 1 Massa-Carrara),
Sicurezza in cava e progetti collegati
ore 10,00 – dott. Antonino Criscuolo (Comune di Carrara),
L’estrazione lapidea a Carrara: aspetti produttivi,
problematiche gestionali, prospettive future
ore 10,45 – dott. Paola Blasi (IMM Carrara), Il commercio
delle pietre naturali alla luce delle nuove normative
europee e della marcatura CE
ore 11,30 – dott. Antonio Bartelletti (Ente Parco Alpi
Apuane), I marmi dimenticati delle Alpi Apuane
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17/07/2009
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RADUNO DI CAVALLI NEL PARCO
DELLE ALPI APUANE
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Il Parco Regionale delle Alpi
Apuane ha dato il proprio patrocinio al “1° Raduno di
Cavalli”, che si svolgerà ad Equi Terme del Comune di
Fivizzano, nei giorni 1 e 2 Agosto 2009.
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L’organizzazione della
manifestazione è stata curata dalla Associazione Lunigiana a
Cavallo, con il supporto della FITETREC-ANTE TOSCANA, del
Parco Regionale delle Alpi Apuane, della Comunità Montana
della Lunigiana e del Comune di Fivizzano.
Il programma è il seguente:
Sabato 1 Agosto
h 10. 00 - 13. 00
RITROVO DEI CAVALIERI - COLAZIONE A BUFFET PRESSO BAR
PLATANI FIVIZZANO
h 13. 00
PARTENZA PER EQUI TERME
h 20. 00
ALESTIMENTO CAMPEGGIO
SPAGHETTI E GRIGLIATA
NOTTATA SOTTO LE STELLE IN TENDA
Domenica 2 Agosto
h 8.30
COLAZIONE
h 9.00
PERCORSO TREKKING
h 12. 30
PRANZO PRESSO IL RISTORANTE “LA POSTA”
h 14. 30
PARTENZA E RIENTRO
Le prenotazioni dovranno avvenire entro il 26.07.2009,
contattando i seguenti numeri:
339/3109730 – 333/7093960
http://xoomer.virgilio.it/lunigianacavallo
lunigianacavallo@virgilio.it
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26/07/2009
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Il Parco precisa sulla
Pietra del Cardoso
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RISPOSTE AD UNA RICHIESTA DEL
CONSIGLIERE LORENZONI DI STAZZEMA
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Il Parco delle Alpi Apuane ha
risposto alla lettera del consigliere comunale di Stazzema
Gian Piero Lorenzoni in relazione alla delocalizzazione
della Pietra del Cardoso, confermando “che l’allegato
cartografico conclusivo di perimetrazione sarà,
doverosamente, una mediazione concertata tra i due soggetti
istituzionali (Comune e Parco), promotori dell’iter
legislativo unicamente dedicato a questo lapideo speciale,
raccogliendo, per quanto ci riguarda – scrive il presidente
del Parco Giuseppe Nardini, rispondendo così allo scritto
di Lorenzoni del 12 giugno - istanze ed indicazioni frutto
di oltre dieci anni di incontri e confronti con tutti gli
attori interessati. Posso confermarLe che l’Ente, da me
rappresentato- prosegue il presidente - , sosterrà
contenuti ed impostazioni che fanno già parte dello stralcio
estrattivo del Piano per il Parco, a suo tempo concordato e
fatto conoscere pubblicamente a enti locali, imprese e
cittadini. In effetti, le scelte di questo atto di
pianificazione rimangono tuttora valide e meritevoli di
essere sostenute . Il Parco intende dunque muoversi – come
suo solito, rileva Nardini – nella continuità e coerenza
degli atti amministrativi presi, siano essi deliberazioni o
lettere di manifestazione di intenti, senza voler imporre la
propria volontà ad ogni costo, ma con la ricerca della
soluzione possibile, nel confronto istituzionale. Con queste
premesse- conclude il presidente del Parco delle Apuane -
voglio fugare ogni Sua perplessità a proposito dei metodi e
dei meriti della proposta cartografica di delocalizzazione
della Pietra del Cardoso, che verrà inviata alla Regione
Toscana a tempo debito”. Sulla questione va altresì
ricordato, poiché si parla di incontri fra tutti gli attori
interessati, pertanto anche con le popolazioni vicine ai
siti estrattivi, che anche l’ex consigliere comunale
Bonacchelli chiese per iscritto, oltre due mesi fa, che la
questione della delocalizzazione e ricollocazione della
Pietra del Cardoso fosse affrontata con un consiglio
comunale aperto, richiesta che non è stata raccolta.
Giuseppe Vezzoni
(Nuovo Corriere della Versilia - Libera Cronaca)
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27/07/2009
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Un passo avanti nella
trattattiva aziendale sul trattamento accessorio del
personale
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SIGLATA L'IPOTESI DI ACCORDO
SULLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE DECENTRATE
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Questa mattina, la delegazione
di parte pubblica, rappresentata dal Direttore del Parco, e
la delegazione di parte sindacale hanno raggiunto l'accordo
su di un'ipotesi di distribuzione delle risorse decentrate,
stabili e variabili, per il personale non dirigente
dell'Ente Parco, valevole per gli anni 2006-2009. Il testo
dell'accordo è consultabile alla pagina web del sito
dell'ente raggiungibile con la seguente navigazione: atti e
documenti/personale/contrattazione decentrata.
L'accordo, per risultare definitivo, ha ora bisogno dei
pareri del Collegio dei Revisori e del Reponsabile contabile
in ordine alla compatibilità finanziaria e alla
sostenibilità economica.
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29/07/2009
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Inaugurazione del nuovo
tratto delle Miniere dell'Argento Vivo di Levigliani di
Stazzema
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SABATO 1° AGOSTO UN PRIMO
EXCURSUS SUL PATRIMONIO GEOMINERALOGICO DELLE ALPI APUANE
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Si inizia alle ore 15 con una
conferenza di Andrea Dini, Giuliano Dalle Mura e Sergio
Mancini, presso l'Albergo Vallechiara di Levigliani. Si
continua alle 17 con l'inaugurazione del nuovo tratto
turistico delle Miniere dell'Argento Vivo di Levigliani di
Stazzema. Tutto nel pomeriggio di sabato 1° agosto 2009,
grazie alla cura organizzativa del Gruppo Mineralogico
Paleontologico Versiliese, in collaborazione con
l'associazione turistica "Apuane da vivere". Il Parco delle
Alpi Apuane, il Comune di Stazzema e l'Unione di Comuni
"Alta Versilia" tra gli enti patrocinatori dell'iniziativa.
Clicca in basso l'icona *.pdf per il programma dettagliato,
che avrà un seguito nei giorni di sabato 8 e 22 agosto, 5
settembre 2009.
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30/07/2009
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Mostra fotografica diffusa
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IL PARCO E' ONORATO DI
INVITARVI A PARTECIPARE
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Il programma dettagliato su
www.garfagnanacai.it
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06/08/2009
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Importanti decisioni del
Consiglio direttivo
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UNA SEDUTA FIUME CHIUDE L'ATTIVITA'
AMMINISTRATIVA PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA
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Molti punti all'ordine del
giorni e diverse deliberazioni di rilievo hanno
caratterizzato la seduta di mercoledì 5 agosto 2009 del
Consiglio direttivo, l'ultima prima della pausa estiva. In
primo piano, i criteri e le direttive per controdedurre alle
Osservazioni del Piano per il Parco, insieme alla proposta
di riperimetrazione delle aree estrattive della Pietra del
Cardoso.
Altri importanti atti amministrativi hanno riguardato le
modifiche allo Statuto della S.r.l. "Antro del Corchia", per
proseguire nell'opera di risanamento economico-finanziario,
nonché l'accordo tra Parco e Comune di Vagli Sotto per
realizzare una nuova area attrezzata da adibire ad attività
culturali e di spettacolo, in sostituzione dello spazio di
Cava Borella.
Nella stessa seduta è stato espresso un parere fovevole sul
Regolamento urbanistico del Comune di Seravezza, mentre
approfondite discussioni hanno riguardato il processo di
Agenda 21 locale e le destinazioni possibili della Stazione
ferroviaria di Poggio di Camporgiano e del Centro Visite di
Equi Terme, presso l'ex scuola elementare.
L'ordine del giorno della seduta ha dimostrato l'ampiezza e
l'articolazione delle attività e delle iniziative messe in
campo dal Parco Regionale delle Alpi Apuane.
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10/08/2009
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Drammi d'estate....
dimenticate!
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QUANDO LA SICUREZZA IN
MONTAGNA NON E' DI STAGIONE
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Sono passati sette mesi
dall’ultimo tragico gennaio delle Apuane. Pania e Corchia
erano allora il teatro delle ennesime sciagure della
montagna. Più che il ghiaccio killer si incolpava il sito
internet del Parco: reo di non informare sufficientemente
sulle condizioni meteo.
Oggi, sembra quasi passato un secolo da quei giorni di
polemica al vetriolo, con sindaci e quotidiani, in prima
linea, a chiamare il Parco sul banco degli imputati.
Da queste pagine elettroniche abbiamo provato a riportare i
“folli” alla ragione. Chi conosce le Apuane sa quanto di
imponderabile ed ineluttabile esista in simili tristissime
vicende. Non sono i meteo e neppure i cartelli ammonitori a
scongiurare le fatalità. La montagna va amata anche per
questo suo imperscrutabile mistero.
Passano così sette mesi e l’appuntamento con la morte
ricorre quando meno te lo aspetti. Cadono dall’Altissimo, in
volo dalla Cresta degli Angeli, tre scalatori pistoiesi.
A chi dare la colpa adesso per questo nuovo dramma delle
Apuane?
Il solito quotidiano parla forse di un chiodo saltato, o di
una pietra piovuta dalla rupe soprastante, oppure di
un’accidentale caduta di uno dei tre. Nulla di diverso è
possibile, poiché gli alpinisti erano tutti esperti.
Ma esperti erano pure quelli morti in gennaio.
Allora, cosa cambia in agosto? Perché non si scatena di
nuovo la guerra contro il Parco?
Facile è la riposta. Passate elezioni e la campagna
elettorale, è inutile incolparlo.
Poi, d’estate i giornali vendono soprattutto gossip e
spettacoli. La polemica è noiosa sotto l’ombrellone.
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11/08/2009
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Il Parco a Festambiente
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Anche quest'anno il Parco è
presente alla nota manifestazione estiva organizzata a
Rispescia (GR) da Legambiente
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Anche quest'anno il Parco è
presente alla nota manifestazione estiva organizzata da
Legambiente. Oltre al consueto materiale illustrativo, in
distribuzione presso lo stand di Federparchi, il Parco ha
partecipato ad una esposizione tematica sui prodotti tipici
con alcuni fra i suoi prodotti più conosciuti, come il Lardo
di Colonnata ed i molti tipi di pane (al farro, mais,
patate, ecc.)
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18/08/2009
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Apuane in festa 2009 !
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Torna il consueto appuntamento
estivo a Careggine.
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Programma dettagliato:
http://www.parcapuane.it/turismo/eventi_det.asp?id=267&mese=8
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27/08/2009
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Alla scoperta delle Alpi
Apuane 2009
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Sabato 29 agosto 2009 si
concludono a Pruno i soggiorni estivi nel Parco delle Alpi
Apuane con uno spettacolo teatrale.
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192 ragazzi tra gli 8 e i 14
anni hanno scoperto i tesori di questo parco: paesaggi,
boschi, animali ma hanno anche imparato la sicurezza in
montagna, a fare il formaggio, a lavorare la lana, ad usare
il forno a legna per fare pizza e biscotti. Hanno
sperimentato uno stile di vita più sostenibile e anche più
divertente.
La chiusura sarà “spettacolare” infatti sabato 29 agosto
alle 10.30 a Pruno i ragazzi del soggiorno TEATRONATURA con
l’Associazione Culturale Colombre ci offriranno uno
spettacolo teatrale costruito durante il soggiorno, ispirato
dagli alberi e dal vivere a contatto con la natura.
Siamo tutti invitati a partecipare.
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31/08/2009
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Fiaccolata sulla Pania
della Croce
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L'associazione dei Rifugi Alpi
Apuane e Appennini, in collaborazione con il Soccorso Alpino
e Speleologico della Toscana, organizza per sabato 5
settembre la fiaccolata sulla Pania della Croce.
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L'associazione dei Rifugi Alpi
Apuane e Appennini, in collaborazione con il Soccorso Alpino
e Speleologico della Toscana, organizza per sabato 5
settembre la fiaccolata sulla Pania della Croce.
La manifestazione che tradizionalmente si svolge la notte
di San Lorenzo era stata riviata, quest'anno, per il grave
incidente che è costato la vita a tre alpinisti di Pistoia
mentre scalavano il Monte Altissimo.
Al crepuscolo il crinale della Pania della Croce sarà
illuminato da centinaia di fiaccole e lo spettacolo, davvero
unico, sarà visibile dai rifugi dei due versanti,
ma anche da molti paesi della Garfagnana e dell'Alta
Versilia.
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09/09/2009
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Delegazione del Parco del
Mavrovo in visita nelle Apuane
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NARDINI: "UN PASSAGGIO
FONDAMENTALE NEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE"
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Lunedì 7 settembre, una
nutrita delegazione del Parco Nazionale del Mavrovo
(Macedonia) è stata in visita al Parco Regionale delle Alpi
Apuane. L'iniziativa si colloca all'interno di un progetto
di collaborazione inernazionale, gestito dall'ONG Ucodep,
con fondi del Ministero degli Esteri italiano. L'obiettivo è
quello di fornire, al partner macedone, tutti i supporti
scientifici necessari per elaborare il loro principale
strumento di pianificazione territoriale, facendo
riferimento alle competenze e dell'esperienza maturate dalle
strutture tecniche del nostro Ente Parco.
La delegazione è giunta in Italia per visitare, oltre le
Alpi Apuane, anche quello Nazionale dell'Appennino
tosco-emiliano, al fine di toccare con mano i progetti
realizzati e le iniziative in atto.
Nella mattinata di lunedì, il Presidente, il Direttore e gli
altri componenti della delegazione del Mavrovo, hanno
iniziato la loro visita dagli Uffici del Parco, ubicati
nella Fortezza di Mont'Alfolso a Castelnuovo Garfagnana. In
quella sede, il presidente Giuseppe Nardini ha sottoliato
come questo incontro rappresenti "un passaggio fondamentale
nei rapporti di collaborazione internazionale, che il Parco
delle Alpi Apuane ha intenzione di sviluppare". La visita è
continuata presso lo scavo archeologico dell'Isola Santa,
dove il direttore Bartelletti ha illustrato lo stato dei
lavori e l'importanza della ricerca scientifica nella
valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Nel
pomeriggio, la delegazione macedone ha avuto modo di
ammirare il percorso turistico sotterraneo nell'Antro del
Corchia, quale migliore esempio dei progetti di sviluppo
realizzati dall'Ente Parco.
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11/09/2009
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Un enorme incendio penetra
nel Parco tra il Corchia e l'Altissimo
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I GUARDIAPARCO IMPEGNATI DA
DUE GIORNI NELLA VALLE DEL GIARDINO
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I piromani hanno colpito anche
nel Parco delle Alpi Apuane. Giovedì 10 mattina, verso le
sei, due focolai dolosi hanno dato vita ad uno spaventoso
incendio, a nord di Terrinca di Stazzema, tra il M. Corchia
e il M. Altissimo, complice il lungo periodo di aridità
estiva. I punti di innesco, posti appena fuori del Parco, in
località Pian di Lago e Piane Alte, hanno scatenato la furia
delle fiamme che, fino a questo momento, sono responsabili
della distruzione di oltre 150 ettari di boschi, arbusteti e
macchie alte, soprattutto nel versante sinistro e superiore
della Valle del Giardino, in località Vendiloni, Grotta
Nera, Fordazzani, Passo Croce, procedendo anche in direzione
di Campanice e Betigna.
Nella mattina di venerdì 11, il forte vento di tramontana ha
rinvigorito i vari focolai superstiti, impedendo pure ai
Canadair e agli elicotteri di sollevarsi in volo. Solo nel
pomeriggio è ripresa l'incessante azione dei mezzi aerei,
senza concludere il lavoro di repressione delle fiamme.
Impegnati nello spegnimento e nel coordinamento delle azioni
di contrasto all'incendio, le forze normalmente impiegate e
deputate a queste attività; in particolare la Protezione
civile, i Vigili del Fuoco, le maestranze dell'Unione dei
Comuni, i Vigili Urbani e la Polizia provinciale. Purtroppo
ignorata o minimizzata, fino adesso, l'attività continua e
fondamentale, svolta di giorno e di notte, da parte dei
Guardiaparco, che hanno coordinato, per diverse ore, le
azioni di spegnimento delle squadre a terra e dei mezzi in
volo, nonostante il loro esiguo numero. Durante la notte è
stata pure assicurata la prtezione ad alcuni edifici
minacciati dal fuoco al di sopra di Terrinca.
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14/09/2009
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Giove pluvio spegne gli
ultimi focolai nella Valle del Giardino
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QUATTRO GIORNI D'INFERNO.
OLTRE 200 ETTARI IN FUMO. IGNORATO IL LAVORO DEL PARCO
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L'arrivo delle prime piogge di
Settembre ha completato l'immane lavoro svolto da vigili del
fuoco, da forestali, da varie polizie e volontari della
protezione civile, con il supporto straordinario ed
incessante di Canadair ed elicotteri. Alla fine è stato
domato lo spaventoso incendio che ha distrutto oltre 200
ettari di soprassuolo vegetale, a nord di Terrinca, tra il
M. Corchia e il M. Altissimo.
Il Parco esprime un ringraziamento sentito a tutti quanti,
noti e meno noti, hanno contribuito ad evitare un disastro
di proporzioni maggiori. In primo luogo, va citato l'impegno
del Comune di Stazzema, della Provincia di Lucca e
dell'Unione dei Comuni "Alta Versilia", limitandoci qui alle
istituzioni pubbliche territoriali.
Sul lavoro svolto dal Parco delle Alpi Apuane pochissimo è
stato detto e nulla si è letto sui principali quotidiani
locali. Pertanto, il ringraziamento ce lo dobbiamo fare da
soli, da queste pagine web. Speriamo - come al solito - che
sia stata una dimenticanza involontaria.
Vogliamo comunque informare che i Guardiaparco sono stati
impegnati, sia di giorno, sia di notte, per ben 108 ore
complessive di lavoro sul teatro dell'incendio della Valle
del Giardino, a cui si aggiungono altre 15 ore di servizio
svolto dalle Guardie Ambientali Volontarie, assegnate al
Parco.
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15/09/2009
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Nardini: "Fermare gli
incendiari ed assicurarli alla giustizia"
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Proposta la videosorveglianza
contro gli incendi, sull'esperienza di altri Parchi europei
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Dall’esperienza dei parchi
italiani ed europei può nascere il tentativo estremo di
fermare i piromani ed assicurali alla giustizia. Si è
infatti svolta a Stròmstad in Svezia la conferenza di
Europarc Federation , l’associazione che raccoglie 500 aree
protette di tutta Europa di cui 120 italiane; la conferenza
era intesa a celebrare l’istituzione dei primi nove parchi
europei, oltre che a ricercare soluzioni per invertire
l’andamento di perdita di biodiversità e a mitigare i
cambiamenti climatici. Ai margini delle manifestazioni e dei
dibattiti, il presidente del parco delle Alpi Apuane,
Giuseppe Nardini, ha chiesto che si svolgesse un incontro
avente quale unico argomento il fenomeno degli incendi
dolosi che coinvolge molti parchi soprattutto del
Mediterraneo, per mettere a confronto le varie esperienze di
prevenzione. Dal dibattito è scaturito che molte aree
protette hanno visto diminuire il fenomeno doloso attuando
azioni di videosorveglianza; impossibile o comunque molto
improbabile, infatti assicurare alla giustizia gli
incendiari fidandosi del solo controllo delle forze preposte
a presidiare il territorio. Troppo poco il personale di
vigilanza dei parchi, troppe poche le forze di polizia,
normalmente, tra l’altro, impegnate altrove. E’ nata così
l’idea di piazzare sul territorio diverse videocamere che
trasmettono ad una o più centrali operative le immagini
registrandole in ogni ora del giorno. In caso di incendi
dolosi le immagini verranno messe a disposizione degli
investigatori che potranno trarne le dovute conclusioni.
Il Parco delle Apuane fa appello a tutti gli Enti
territoriali perché lavorino su questa ipotesi e riescano,
con una convergenza d’intenti e sinergia di forza, ad
attuarla prima della prossima stagione estiva.
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25/09/2009
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Al Pasquilio di Montignoso
con “Puliamo il mondo”
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L'appuntamento di Legambiente
per Domeniva 27 settembre, insieme a Parco e Federparchi
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Si svolgerà il giorno 27
settembre in località Termo al Pasquilio a partire dalle ore
9,30 nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il mondo”, una
giornata di “volontariato ambientale” dedicata a sviluppare
nella cittadinanza il senso di responsabilità e di rispetto
verso l’ambiente nonché l’appartenenza al proprio
territorio. Legambiente (circolo Massa Montignoso) con la
collaborazione di Federparchi, del Parco Regionale delle
Alpi Apuane, asmiu, ass. pro-Cerreto, PROCIV, ass.
cinghialclub, casa di reclusione di Massa, gruppo scout agea
Massa, upi e anci, invita quindi tutti coloro che hanno a
cuore la salvaguardia del territorio, a sporcarsi le mani e
ripulire un angolo di apuane venuto alla ribalta della
cronaca, in questi ultimi anni, solamente per il degrado e
per gli atti di vandalismo che vi si attuano.
Si ricorda che nel corso della giornata verranno raccolti
dei fondi a favore delle aree protette dell’Abruzzo
recentemente interessate dal tragico evento sismico.
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04/10/2009
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Modificata la proposta di
riperimetrazione della Pietra del Cardoso
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Accolta l'istanza della
popolazione di Pruno di Stazzema
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Nella riunione del Consiglio
direttivo del 2 ottobre, è stata rivista la proposta di
nuova definizione delle aree estrattive della Pietra del
Cardoso, già approvata lo scorso 5 agosto, su cui ottenere
un provvedimento legislativo speciale da parte della Regione
Toscana. Viene così accolta la richiesta dei cittadini di
Pruno, sostenuta dal Comune di Stazzema, di sostituire la
nuova area di "Pruno nord" con quella già in essere,
comunque ridimensionata, di "Bucino-Col dal Tovo". Le
motivazioni a giustificazione della modifica apportata,
riguardano la sostenibilità ambientale del nuovo sito e il
suo potenziale conflitto con progetti in essere di
valorizzazione di beni culturali e ambientali, prossimi al
medesimo luogo.
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07/10/2009
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Un altro Patriarca delle
Apuane
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Scoperto ad Orto di Donna un
faggio ultrasecolare
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Le visite in un territorio
storicamente vissuto e studiato come quello delle Alpi
Apuane, possono lo stesso riservare felici sorprese. Questa
è il caso di un esemplare annoso e gigantesco di faggio (Fagus
sylvatica L.), rinvenuto oggi in località Orto di Donna
(Comune di Minucciano), all'interno del Parco, verso i 1300
metri di quota. Il fusto del "Patriarca" misura 3,11 m di
circonferenza e con la chioma si spinge ad un'altezza di 25
m dal suolo. L'età non è conosciuta, ma potrebbe
tranquillamente superare i due secoli.
L'esemplare di Orto di Donna si aggiunge ad altri faggi
monumentali delle Alpi Apuane, che vegetano, ad esempio,
alla Fania di Stazzema (con 3,8 m di circonferenza), a
Compito di Stazzema (ancora di 3,8 m) e a Sella di Pescaglia
(3,1 m).
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12/10/2009
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Quattro passi nel mondo
della castagna
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Iniziativa rivolta a scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
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Le castagne sono il simbolo
dell’autunno ma dietro questo piccolo “frutto” c’è un
interessante mondo da conoscere. Un mondo fatto di contadini
che hanno realizzato le selve castanili, piantando,
innestando, costruendo muretti a secco e mulattiere, di
raccoglitori, di mugnai. Un mondo fatto anche di storie e di
ottimi cibi.
Per far conoscere questo mondo il Parco delle Alpi Apuane
mette a disposizione delle scuole 5 percorsi di educazione
ambientale.
Scuole coinvolte: scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado.
Obiettivi: orientare l’interesse dei ragazzi verso la
cultura e le tradizioni legate alla coltura del castagno e
individuare come questa attività ha caratterizzato la storia
e il paesaggio delle Alpi Apuane.
Luogo e svolgimento:l’incontro con il mondo della castagna
avverrà nella selva didattica del Ghiro Glis situata a
Volegno di Stazzema (LU). Qui si imparerà a conoscere le
caratteristiche botaniche ed ecologiche del castagno.
Successivamente si visiterà il Metato, dove avviene
l’essiccazione delle castagne che diventeranno farina, per
imparare i procedimenti. Seguendo il percorso della castagna
si arriverà al Mulino del Frate a Pruno e qui sarà possibile
conoscere il lavoro del mugnaio e vedere gli strumenti per
la macinazione.
Il percorso si conclude con la degustazione delle castagne,
lesse e arrosto, e di altri prodotti tipici cucinati con la
farina di castagne. Occasione per conoscere un sapore antico
di un prodotto con ottime caratteristiche nutrizionali.
Durata del percorso e periodo di svolgimento: il percorso si
concluderà in una mattinata (indicativamente dalle 9 alle
13) nei mesi di novembre e dicembre.
Il ruolo del Parco: prenotazione delle visite e
finanziamento del percorso che sarà condotto in
collaborazione con l’Associazione I Raggi di Belen che
metterà a disposizione una Guida del Parco e materiale
didattico per insegnanti e alunni.
COME ADERIRE AL PERCORSO
Compilare e inviare il modulo di adesione entro il 30
novembre 2009
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14/10/2009
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Sette morti in dieci mesi
sulle Alpi Apuane
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Stefano Tombelli detto il
"Cresta" lascia il suo corpo l'11 Ottobre 2009 in seguito ad
una caduta dalla cresta Sud del Monte Macina sulle Alpi
Apuane
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Sette morti sulle Apuane in
questi primi dieci mesi dell’anno 2009. Se per i tre morti
di gennaio si scoperchiò il mondo, per gli ultimi quattro
morti solo silenzio. Perchè? A gennaio si volevano
addirittura interdire i sentieri in determinate condizioni
ambientali, oggi, visto che il sito del Parco e le
informazioni meteo su internet non possono più essere
chiamate a correo per questo morire in montagna, non si
spende neppure una parola, anche perché questi morti,
l’ultimo domenica, precipitato in un canalone del Monte
Macina, erano tutti uomini capaci di affrontare la montagna,
se non scalatori provetti. Tutti muniti di equipaggiamento
adeguato, di provata esperienza per le ascensioni della
montagna nelle sue diverse specificità di terreno e di
difficoltà. Perché questo silenzio dopo velenose polemiche
di scarsa informazione con cui fu accusato il sito del
Parco? Cosa è stato fatto da quegli incontri del gennaio
scorso in cui si prefigurava una sostenuta azione di
prevenzione e di quasi opera respingimento di coloro che
dovessero essere stati trovati in una situazione non adatta
e/o quasi temeraria nell’approccio della montagna in date
condizioni meteorologiche, di gradente di difficoltà, senza
preparazione e attrezzatura necessaria? Guai a scrivere di
ghiaccio killer e di Apuane assassine! A rampognare i
giornalisti dieci mesi fa furono sopratutto gli esperti
della montagna, coloro che spesso lasciano la loro vita
sulle pareti, creste, canaloni e burroni. Bisogna davvero
credere che dieci mesi fa era necessaria e vitale
un’esposizione mediatica così veemente e che alla fine, dopo
tante parole, si continua a morire salendo in montagna
perché ogni tanto la tragedia è da considerare un evento
ineluttabile per l’ impenetrabilità dell’esistenza che
sull’impervio terreno diviene più a rischio per tutti. Anche
quella degli esperti. Il silenzio di oggi fa sembrare peloso
il gran parlare di ieri: è la riprova che questa Italia è
molto munifica di mai più di vetrina fine a stessi che di
atti concreti volti a contenerli. Anche ieri tre morti
bianche sono andate ad alimentare l’inconsistenza dei mai
più che si spendono e si rispendono sulla sicurezza nei
posti di lavoro.
Giuseppe Vezzoni
La Libera Cronaca del Giornale che non c'è
[ospitiamo volentieri questa riflessione di Giuseppe Vezzoni
di Stazzema, insieme ad un'immagine di Stefano Tombelli
tratta dalla pagina web dello "loScordato.it", sul sito
www.giuseppescali.it]
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19/10/2009
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Recuperare S. Martino di
Buita
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Italia Nostra propone al Parco
un intervento di valorizzazione del sito archeologico
nell'entroterra di Massa
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Un gruppo di soci e
simpatizzanti di Italia Nostra, sezione di Massa-Montignoso
ha proseguito, ieri mattina e domenica scorsa, i lavori per
riportare alla luce l’antico borgo di San Martino a Buita,
situato qualche centinaia di metri sopra la località ‘Al
Santo’, frazione di Canevara. Tra i partecipanti vi erano
molti esperti del settore architetti e archeologhi che hanno
trovato molto interessante il sito e la posizione inserita
nel crinale della collina ed hanno rilevato nelle vicinanze
alcune antichissime strutture murarie che fanno ipotizzare
la possibile presenza di un Castellare dei Liguri Apuani.
Anche ieri Italia Nostra ha continuato i lavori di
ripulitura e abbruciatura dei rovi del sito storico di San
Martino in Buita. Erano presenti anche alcuni rappresentanti
del Parco delle Alpi Apuane col direttore Bartelletti, che
ha confermato l’importanza dei ritrovamenti ed ha assicurato
il suo interessamento per il proseguimento dei lavori
eventualmente anche con il supporto del Parco. Durante i
lavori della scorsa settimana e con quelli di ieri si è
rafforzata l’idea di costituire un gruppo archeologico
specifico legato alla sezione di Massa-Montignoso: pertanto
l’associazione invita gli interessati a contattare gli
organi della sezione per eventuali adesioni. Sabato prossimo
è in programma una nuova ‘uscita’.
da "La Nazione", Cronaca di Massa, 18 ottobre 2009
nella foto, il solco di scorrimento della ruota di una
"macina a remo", all'interno dell'area fortificata di Buita
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21/10/2009
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Offerta educativa 2009-2010
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"Tra ambiente e tradizione":
conoscere, sapere e saper fare
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Per informazioni dettagliate
scaricare il documento allegato
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23/10/2009
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Montagna sicura: dal
bollettino meteo all'assistenza on-line
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Giovedì 29 ottobre a Firenze
un incontro su un innovativo progetto realizzato dalla
Regiore Toscana in collaborazione con il Parco e con LaMMa
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Scarica il programma allegato
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06/11/2009
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Firmato l'accordo annuale
per il trattamento accessorio
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Dopo quattro anni d'impasse
trovato l'accordo per il periodo 2006-2009
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Si conclude nel migliore dei
modi una lunga e complicata vicenda contrattuale, che ha
interrotto, dal 2005, la liquidazione di una parte del
salario accessorio per i dipendenti del Parco. Questa
mattina, la delegazione di parte pubblica, presieduta dal
Direttore Bartelletti ha siglato l'intesa con la R.S.U. e le
organizzazioni sindacali per gli anni compresi tra il 2006 e
il 2009.
Nella stessa riunione è stata definita l'ipotesi di
Contratto Collettivo Decentrato Integrativo aziendale,
riferito all'ultimo quadriennio, anch'esso in pesante
ritardo di rinnovo.
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10/11/2009
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Apprensione per la sorte
del Gipeto “Maseta”
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Dal 19 al 30 ottobre un
esemplare di Gipeto si è soffermato sulle Alpi Apuane,
stando ai segnali inviati dalla radio satellitare di cui è
dotato.
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Dal 19 al 30 ottobre un
esemplare di Gipeto si è soffermato sulle Alpi Apuane,
stando ai segnali inviati dalla radio satellitare di cui è
dotato. Si tratta, infatti, di un giovane individuo nato
quest’anno in cattività, in Austria e rilasciato in natura
nel giugno scorso nella regione della Carinzia. Il Gipeto è
noto col nome di Maseta ed è dotato della radio in modo da
poterne seguire passo, passo gli spostamenti, attività di
cui si occupano diversi ricercatori che fanno capo ad un
progetto di reintroduzione della specie sulle Alpi, dove si
era estinta all’inizio del ‘900. Il Gipeto è un grande
uccello rapace, conosciuto anche col nome di “Avvoltoio
degli agnelli”, con un’apertura alare che può raggiungere
275 cm. Come tutti gli avvoltoi si nutre di carogne,
comprese le ossa che rappresentano una parte importante
della sua dieta: spesso le fa cadere dall’alto sulle rocce
per spezzarle e consumare più agevolmente il midollo osseo.
Vive sulle montagne più impervie ed ormai sta
ricostituendosi una popolazione importante sull’arco alpino,
grazie ai ripetuti rilasci di individui, iniziati nel 1986
che nel tempo hanno permesso la costituzione di diverse
coppie, le quali da alcuni anni si riproducono regolarmente.
Sulle Apuane la presenza di questa specie è un evento
veramente eccezionale, mai verificato in tempi storici
recenti. I segnali captati dal satellite indicano che Maseta,
nella seconda metà di ottobre, ha intrapreso un lungo
viaggio che l’ha condotto dall’Adriatico prima a nord di
Pistoia e poi a vagare per diversi giorni tra la nostra
catena montuosa ed il vicino Appennino. Le localizzazioni in
Apuane si concentrano nella parte alta delle vallate di
Forno e Resceto, nel cuore del nostro Parco e nei pressi di
Piazza al Serchio. Lo scorso 2 novembre, purtroppo, la radio
ha inviato segnali che potrebbero significare la morte del
Gipeto in una zona particolarmente impervia, anche se i
ricercatori sperano possa trattarsi di un falso allarme
dovuto ad un errore della trasmittente, ipotesi che ci
auguriamo venga confermata dalla ricezione del prossimo
segnale.
Nel frattempo i Guardiaparco hanno svolto indagini e un
primo sopralluogo nei pressi del punto indicato, verificando
che Maseta è stato avvistato personalmente da alcuni
cavatori alla fine di ottobre, segno che conferma la
presenza dell’avvoltoio in maniera inequivocabile.
L’Ente Parco spera vivamente in un lieto fine della vicenda,
che rappresenta comunque un evento importante ed arricchisce
di questa preziosa presenza l’elenco delle specie
faunistiche rilevate nel Parco.
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11/11/2009
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E’ vivo il Gipeto “Maseta”!
Soddisfazione al Parco delle Alpi Apuane
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Notizie confortanti sono
giunte nelle ultime ore: la radio satellitare ha trasmesso
nuovi segnali
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“Finalmente possiamo tirare un
sospiro di sollievo!” E’ questo il clima che si respira al
Parco delle Alpi Apuane e nell’ambiente ornitologico in
generale, che in questi giorni è rimasto col fiato sospeso
in attesa di conoscere il destino di “Maseta”, il Gipeto che
ormai da più di venti giorni vaga sulle Alpi Apuane. Notizie
confortanti sono giunte nelle ultime ore: la radio
satellitare ha trasmesso nuovi segnali che indicano
spostamenti dell’avvoltoio dalla vallata di Forno al comune
di Vergemoli, 15 km. più a sud. I Guardiaparco hanno tentato
invano di avvistarlo, ma in compenso è stato osservato da
alcuni birdwatchers, fugando del tutto l’ipotesi della morte
del Gipeto. Adesso la speranza è che trovi sulle nostre
montagne cibo sufficiente e magari si soffermi ancora un po’
prima di riprendere i suoi erratismi. In effetti la zona in
cui è stato localizzato si trova nel cuore del Parco delle
Alpi Apuane, è ricca di mufloni, cinghiali e caprioli ed è
quindi possibile che sul territorio vi siano carcasse
disponibili per alimentarsi. La sopravvivenza di Maseta,
oltre a rallegrare chiunque abbia a cuore le tematiche della
salvaguardia e della conservazione delle specie e degli
ecosistemi, è di fondamentale importanza per il progetto di
reintroduzione di questo avvoltoio sulle Alpi. Il Gipeto,
infatti, si riproduce soltanto dopo diversi anni di vita,
formando coppie che rimangono unite per sempre, fino alla
morte di uno dei partner e che producono in genere un solo
piccolo, come tutti i grandi rapaci. L’esistenza in natura
di giovani femmine, come Maseta, in grado di garantire un
valido ricambio o di dar vita a una nuova coppia quando avrà
raggiunto la maturità, è perciò indispensabile per
alimentare le speranze di successo del progetto. I
Guardiaparco continuano intanto nel monitoraggio, vigilando
affinché Maseta possa esplorare con tranquillità il
territorio e decidere se prolungare o meno il suo soggiorno
in Apuane.
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19/11/2009
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Pietra di Cardoso, la nuova
perimetrazione fa un passo avanti
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La Commissione “territorio e
ambiente” della Regione Toscana approva la proposta di legge
che stabilisce una diversa localizzazione delle aree
estrattive di questo lapideo esclusivo delle Alpi Apuane
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Firenze – La VI Commissione
consiliare “territorio e ambiente”, presieduta da Erasmo
d’Angelis (Pd), ha approvato stamani, giovedì 19 novembre,
all’unanimità la proposta di legge 389 che prevede una
diversa localizzazione delle aree estrattive destinate alla
coltivazione della “Pietra del Cardoso” nel Comune di
Stazzema (Lu). “Tale proposta si pone innanzitutto
l’obiettivo di affrontare in tempi rapidi problemi di
criticità ambientale, urbanistici e di sicurezza dei luoghi
di lavoro, da tempo segnalati dal Comune di Stazzema e dalle
popolazioni residenti” ha spiegato il consigliere Giovanni
Ardelio Pellegrinotti (Pd) “salvaguardando al contempo la
prospettiva di sviluppo sostenibile di un prodotto di
eccellenza economica del territorio, la Pietra del Cardoso,
lapideo ornamentale esclusivo e di pregio di quel
territorio”. Come evidenziato dal Consiglio direttivo del
Parco Regionale delle Alpi Apuane, con deliberazione n. 41
del 2 ottobre 2009, la nuova proposta di localizzazione non
si sovrappone con gli attuali limiti dell’area protetta e
dunque colloca tutte le nuove aree estrattive nell’area
contigua, a debita distanza dai confini del Parco e non si
sovrappone alla zona di protezione speciale “Praterie
primarie e secondarie delle Apuane”. È da segnalare infine
che la nuova perimetrazione non amplia l’area
complessivamente disponibile all’attività estrattiva della
Pietra del Cardoso, poiché le nuove zone di attività
avrebbero uno sviluppo analogo di superficie rispetto a
quelle dismesse.
(dal sito del Consiglio Regionale della Toscana)
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20/11/2009
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Il Parco delle Alpi Apuane
per la "Festa della Toscana 2009"
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Appuntamento per martedì 24
novembre a Seravezza
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Il Parco delle Alpi Apuane, in
collaborazione con il Comune di Seravezza e con la Provincia
di Lucca, nell’ambito dei festeggiamenti per la Festa della
Toscana 2009: Arti, culture, futuro, propone il giorno
martedì 24 novembre p.v., alle ore 10,30, presso le
“Scuderie Granducali” a Seravezza, la proiezione in video di
“Scalpiccii sotto i platani - l’estate del ’44 a S’Anna di
Stazzema”, di e con Elisabetta Salvatori.
L’occasione vuole essere, per gli alunni degli Istituti
scolastici di Seravezza invitati a partecipare, un momento
di riflessione sull’eccidio di S. Anna di Stazzema, evento
drammatico della storia della nostra Toscana e del mondo, ma
anche su problematiche più generali riguardanti l’importanza
dell’impegno a favore della promozione dei diritti umani, la
pace e la giustizia.
Sarà presente Elisabetta Salvatori che illustrerà l’opera.
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23/11/2009
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Il Parco delle Alpi Apuane
per la "Festa della Toscana 2009"
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Appuntamento venerdì 27
novembre a Montalfonso con la presentazione del volume per
ragazzi "Raccontando le Apuane"
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Il giorno venerdì 27 novembre
nell’ambito dei festeggiamenti per la Festa della Toscana
2009: Arti, culture, futuro, alle ore 10,00 a Castelnuovo
Garfagnana, presso la Fortezza di Montalfonso, nei locali
della “Porta Nord”, il Parco Regionale delle Alpi Apuane
promuove la presentazione della pubblicazione “Raccontando
le Apuane” realizzata da Marco Marando, Linda Griva e Marco
Balestri.
L’opera, che si rivolge prevalentemente agli alunni delle
scuole primarie e secondarie di primo grado, rappresenta il
tentativo, attraverso il viaggio del protagonista Marco e
della sua amica Cincia, di “spiegare” e “raccontare” le
Apuane, con il sorriso e giocando, mescolando realtà e fiaba
e al contempo di insegnare norme comportamentali, pericoli
da conoscere e da evitare utili a chi frequenta la montagna
in generale e nello specifico le Alpi Apuane.
All’incontro saranno presenti gli autori nonché
l’illustratrice e l’editore dell’opera, disponibili a
rispondere agli eventuali quesiti del pubblico in sala.
Interverranno gli alunni degli Istituti Comprensivi “Piazza
al Serchio” e “Castelnuovo Garfagnana”. Ai partecipanti
verrà offerta una copia della pubblicazione
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25/11/2009
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La nuova perimetrazione
della Pietra del Cardoso è Legge
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Il Consiglio Regionale
ratifica la proposta di Parco, Comune e Cittadini
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Via libera all’unanimità, con
34 voti favorevoli, alla legge regionale che, all’interno
del Parco delle Alpi Apuane, stabilisce una diversa
localizzazione delle aree estrattive destinate alla
coltivazione e all’estrazione della pietra del cardoso. Ad
illustrare in Aula consiliare il provvedimento è stato
Erasmo D’Angelis (Pd) che ha spiegato come “la proposta si
pone l’obiettivo di affrontare in tempi rapidi problemi di
criticità ambientale, urbanistici e di sicurezza dei luoghi
di lavoro, da tempo segnalati dal Comune di Stazzema e dalle
popolazioni residenti” al fine di salvaguardare “la
prospettiva di sviluppo sostenibile di un prodotto di
eccellenza economica del territorio, la pietra del cardoso,
che è un lapideo ornamentale esclusivo e di pregio”. La
nuova proposta di localizzazione, secondo quanto spiegato da
D’Angelis, non si sovrappone agli attuali limiti dell’area
protetta e pertanto colloca tutte le nuove aree estrattive
nell’area contigua, a debita distanza dai confini del Parco,
non sovrapponendosi neppure alla zona di protezione speciale
delle Praterie primarie e secondarie delle Apuane. La nuova
perimetrazione, inoltre, non amplia l’area complessivamente
disponibile all’attività estrattiva poiché le nuove zone di
attività avrebbero una superficie simile a quelle dismesse.
Giuseppe Del Carlo (Udc) ha affermato di essere d’accordo
con la nuova legge aggiungendo che “tuttavia si tratta di
una leggina mentre invece vi sarebbe bisogno di un
provvedimento più complesso per gestire, in modo organico,
la interezza del Parco delle Apuane”. Secondo Del Carlo, “è
giunto ormai il momento di mettere mano alla materia in modo
strutturato perché il Parco è un sistema complesso che va
valorizzato”. Favorevole si è detto anche Andrea Agresti (An-Pdl)
secondo cui “quella del cardoso è un’attività estrattiva di
pregio da tutelare”. Agresti ha spiegato che “con la pietra
del cardoso ci occupiamo di un’attività che riguarda un
materiale pregiato, dato che il cardoso ha ancora oggi il
suo valore” e che “per questo garantisce occupazione ed
attività produttiva”. Dopodiché ha aggiunto: “E’ chiaro che
andava fatto qualcosa, soprattutto a fronte di un piano del
Parco che ancora non c’è e di cui si sente l’urgenza, anche
considerando la particolarità del Parco delle Apuane che,
oltre a bellezze paesaggistiche e naturalistiche, contiene
attività produttive ed estrattive come questa”. Agresti si è
comunque augurato che “il Consiglio voglia sensibilizzare
l’ente Parco delle Apuane a produrre quanto prima il piano
che manca”. Luca Ciabatti (Prc) aveva annunciato “a titolo
personale” il voto contrario. Tuttavia al momento del voto
Ciabatti non era in Aula. Nell’intervento aveva motivato il
suo “no” affermando di trovar “poco convincente il disegno
di legge” in quanto “manca il piano del Parco” e in assenza
di esso “la legge diviene uno stralcio” quantomeno per
quanto concerne le superfici di estrazione” dal momento che
“la chiusura delle vecchie cave è dettata dal fatto che esse
non sono più utilizzabili e adesso si autorizzano nuove
escavazioni dopo aver saccheggiato le vecchie cave”. Ardelio
Pellegrinotti (Pd), riferendosi al tempo impiegato per
arrivare alle conclusioni odierne, ha affermato che “tredici
anni di lavoro in effetti sono molti, ma sono serviti per
mettere insieme tanti soggetti anche diversi fra loro”.
Augurandosi che presto si arrivi alla definizione del piano,
Pellegrinotti ha inoltre aggiunto: “Il piano del Parco è uno
strumento importante, fondamentale, perché il Parco ormai è
una realtà”. Ha concluso il dibattito l’intervento di Marco
Montemagni (Gruppo misto) che ha espresso “apprezzamento”
per la proposta di legge. Secondo Montemagni “con questa
legge siamo arrivati a una convergenza importante”. Ha
affermato Montemagni: “E’ una legge significativa ed
importante, quella cui diamo il via libera oggi, perché
affronta l’importante questione delle estrazioni e perché
permette di aprire concretamente l’orizzonte su questioni
ancora aperte, come il Piano del Parco, che chiedono di
essere affrontate e risolte”.
(dal sito del Consiglio Regionale)
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26/11/2009
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Venticinquennale del Parco
(1985-2010): un ricco programma di eventi
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Il Consiglio direttivo approva
le celebrazioni per il quarto di secolo dell'area protetta
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A gennaio 2010 si compiono
ormai 25 anni di vita del Parco delle Apuane e così si è
raggiunta una tappa importante lungo un percorso talvolta
faticoso di esperienza e maturazione, spesso irto di
ostacoli e di quotidiane difficoltà. Non sono comunque
mancate, nello stesso lasso di tempo, realizzazioni
importanti ed altre sono in retta d'arrivo. Per fare il
punto su quanto fatto e quanto ancora da fare, l'Ente Parco
ha stilato un calendario ricco di iniziative, che
scandiranno i mesi a venire, dal 27 novembre prossimo fino a
Natale 2010.
E' stato pure individuato un titolo al Venticinquennale -
"Il valore della Terra" - ad indicare la strategia
prioritaria della valorizzazione delle risorse naturali
primarie dell'area protetta, in cui deve essere collocato
anche l'ambito traguardo del riconoscimento delle Alpi
Apuane come Unesco-Geopark.
Il programma del venticinquennale è visionabile dalla home
page del sito.
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26/11/2009
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Visita alla Mostra +/-
rifiuti
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Giovedì 3 dicembre, ore 15,00,
Pontremoli, con possibilità di visita per le guide e i
gestori di strutture
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In Lunigiana comincia a
muovere i primi passi il primo progetto locale integrato
“Stili di vita”, un vero e proprio patto interistituzionale
che ha visto l'attivazione di un Gruppo di Lavoro Locale. Si
tratta di nuova metodologia di approccio all'Educazione
Ambientale intesa come strumento di promozione di crescita
culturale della società, che si traduce in stili di vita
sani, di produzione e
di consumo consapevoli. L'idea è quella di promuovere il
rispetto e la cura per il mondo di cui siamo parte, che ci è
dato in uso e non in proprietà: rispetto per gli altri, per
la diversità biologica e culturale, per l'ambiente naturale
e costruito. Il sistema, istituito con una legge regionale,
coinvolge una pluralità di soggetti pubblici e privati: le
Province, che rivestono il ruolo fondamentale di
coordinamento ed indirizzo intermedio, la Comunità Montana
che assicura il coordinamento a livello locale, l'Arpat, il
laboratorio di educazione ambientale della Provincia di
Massa Carrara, il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano,
il Parco Regionale delle Alpi Apuane, le ANPIL Fiume Magra,
Provveditorato agli Studi, Azienda USL1, le scuole, le
associazioni.
Uno dei punti focali del progetto è una “mostra”,
completamente costruita con materiali di recupero, che, con
una metodologia incentrata sulla partecipazione e su
attività di laboratorio e ludiche, sviluppa il tema dello
"zaino ecologico" focalizzando l'attenzione sul consumo
delle risorse (naturali, energetiche, ecc.) e sulla
riduzione della produzione dei rifiuti.
Il Parco delle Alpi Apuane è coinvolto in questo progetto
sia nella fase di progettazione sia come luogo di
esperienza. Nelle fasi del progetto integrato sono previste
infatti visite e soggiorni nell’area Parco.
Riteniamo quindi indispensabile e utile che gli operatori
del settore (guide e gestori di strutture) prendano contatto
con le tematiche e le metodologie.
Per gli operatori che sono interessati c’è la possibilità di
visitare la mostra il pomeriggio del 3 dicembre alle ore 15.
Gli interessati devono dare conferma entro mercoledì 2
dicembre tramite mail a educazioneambientale@parcapuane.it
Il luogo della mostra dovrà essere raggiunto con mezzo
proprio.
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09/12/2009
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Presentata Acta Apuana VI
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Lupo, istrice, biancone e
abete i principali attori del nuovo numero della Rivista
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Sabato scorso, il Parco ha
offerto un momento non comune di approfondimento scientifico
e di riflessione culturale sulle preziose emergenze,
soprattutto faunistiche e floristiche, che risultano
presenti nell'area protetta e contigua. Interessanti
risultati e spunti notevoli per nuovi approfondimenti sono
stati illustrati ad un pubblico attento ed invogliato alla
discussione. Dopo l'introduzione del presidente Giuseppe
Nardini, che ha segnalato il significato strategico della
Rivista nell'attività dell'Ente, è seguito l'intervento del
prof. Natale Emilio Baldaccini dell'Università di Pisa,
soffermatosi sui quattro contributi della Rivista dedicati
alla fauna del Parco, segnalando pure criticità e problemi
di gestione ambientale. Ha concluso il direttore, dott.
Antonio Bartelletti, a cui è rimasto il compito di
sunteggiare gli articoli incentrati su argomenti di
geologia, di botanica e, per la prima volta, di storia
dell'arte.
Questo numero miscellaneo di Acta Apuana è riuscito a
coprire la maggior parte delle discipline che concorrono a
definire il vasto panorama delle scienze territoriali.
L'iniziativa - inserita nel programma del Venticinquennale
del Parco - si è svolta a Levigliani di Stazzema, presso
l'albergo-ristorante "Raffaello".
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11/12/2009
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Concorso "Il Parco nel
quaderno" - tema "I luoghi e le genti"
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I partecipanti dovranno
raccontare “i luoghi e le genti” del Parco attraverso
storie, racconti, interviste, ricette, disegni, poesie,
descrizioni di percorsi, osservazioni naturalistiche e
quanto la creatività di ognuno suggerisce
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18/12/2009
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Un pianetino chiamato
Apuane
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Anche per Stazzema lo stesso
riconoscimento. Asteroidi e rischio di impatti sulla Terra
in una conferenza sotto la stella di Natale.
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Mercoledì 23 dicembre, alle
ore 17.15, è in programma una conferenza inconsueta a Forte
dei Marmi, presso la Sala della Mutuo Soccorso, in via
Montauti n. 6. Il prof. Mario Di Martino dell'Osservatorio
astronomico di Torino, parlerà el rischio di impatto di
asteroidi sulla Terra e soprattutto della recente scoperta
di due nuovi pianetini del sistema solare, battezzati con il
nome di "Apuane" e "Stazzema".
L'iniziativa è inserita nel programma del Venticinquennale
del Parco e vede la collaborazione organizzativa dell'Ente e
dei Comuni di Stazzema e di Forte dei Marmi. Introdurranno
l'incontro il presidente Nardini e i sindaci Buratti e
Silicani.
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21/12/2009
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Pietra del Cardoso: il
percorso concertato con Comune di Stazzema e popolazione
residente subisce un duro attacco dall'assessore Conti
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Singolare scaricabarile di
responsabilità insieme al solito ricatto occupazionale
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Ci risiamo. Le pagine dei
giornali danno spazio all’attacco dell’Assessore di Stazzema,
Paolo Conti, sulla nuova perimetrazione della Pietra del
Cardoso. L’accusa al Parco questa volta è particolarmente
pesante e violenta. A dire dell’Assessore Conti “la ditta
Barsanti di Vallinventri ha dovuto mettere a casa i suoi
dipendenti e lasciare alla sorte quelli dell’indotto solo
perché il Parco non ha concesso quell’ettaro di spazio di
escavazione del cipollino che era stato richiesto dalla
ditta e dal Comune”. Prosegue poi il membro della Giunta di
Stazzema sostenendo che il Parco ha fatto una
riperimetrazione escludendo l’area proposta, “dopo aver
chiesto il parere [contrario N.d.R.] esclusivamente a
quindici persone: quelle che compongono l’Opera Pia
Mazzucchi”. L’intervento dell’Assessore Conti prosegue e
conclude con la speranza che il ricorso presentato al Tar,
peraltro anche contro il Comune di Stazzema, sia benevolo
nei confronti della Ditta Barsanti.
Cosa rispondere dopo questa serie incredibile di errori.
Precisiamo soltanto i punti principali della questione:
a) la proposta di perimetrazione doveva riguardare
unicamente la Pietra del Cardoso e non il marmo Cipollino,
per cui la richiesta era, per questa parte, irricevibile;
b) il Parco ha invitato il Comune a verificare presso la
popolazione di Pruno, per competenza amministrativa, il
gradimento della nuova proposta di perimetrazione;
c) il Comune (e non il Parco) ha tenuto la riunione con i
cittadini di Pruno e ha poi trasmesso le conclusioni e le
proposte alternative, che sono state quasi tutte accettate;
d) prima dell’ultima approvazione, il Parco ha richiesto e
ricevuto dal Comune di Stazzema il proprio assenso alla
perimetrazione definitiva, che non prevedeva nuove aree
estrattive per il Cipollino, ma confermava una parte di
quelle esistenti di Pietra del Cardoso, a beneficio anche
della ditta Barsanti.
Riguardo infine al ricorso al TAR, l’intento della ditta non
è certo quello di ottenere un effetto amministrativo a suo
favore, anche perché la nuova perimetrazione è divenuta
ormai Legge Regionale. È poco comprensibile questa
iniziativa, che può essere spiegata soltanto con la poca
conoscenza della materia, oppure per un uso strumentale del
ricorso in termini politici e polemici, come di fatto è
avvenuto.
A dimostrazione di quanto da noi affermato, vi è il consenso
ottenuto dal provvedimento da parte del Consiglio Regionale
della Toscana, che ha votato a larghissima maggioranza e ben
oltre gli schieramenti, la perimetrazione proposta dal Parco
trasformandola in legge.
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29/12/2009
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Allerta meteo sulle Alpi
Apuane: pericolo di ulteriori frane
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Previste forti piogge tra S.
Silvestro e Capodanno
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La breve tregua del tempo
pazzo di fine d'anno è già conclusa e, all'orizzonte, si
profilano ulteriori danni e disagi come a Natale.
Il bollettino della Sala Operativa della Protezione Civile
avverte che “insistendo le precipitazioni nelle stesse zone
interessate dalle recenti piogge che hanno completamente
saturato il suolo, si potrebbe aggravare il quadro relativo
a frane e e smottamenti attualmente in atto in numerose
aree”.
Il rischio riguarda l'intero comprensorio apuano, con
particolare riferimento ai comuni della Garfagnana e
dell'Alta Versilia
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