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ApuanGeoLab
di Equi Terme |
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ApuanGeolab ti svela i segreti delle montagne scolpite dalle acque, dai ghiacci e dal vento. Sono agenti che progressivamente erodono i rilievi, trasportano i detriti e li depositano a valle. Sulle cime e sulle creste esposte, l’acqua penetra nelle fratture naturali e frammenta le rocce per effetto del gelo e disgelo, mentre il vento carico di particelle leviga le pareti rocciose. I torrenti impetuosi discendono i fianchi della montagna e scavano solchi negli alvei e asportano detriti. Sono soprattutto le acque correnti superficiali a trasportare a valle i prodotti dell’erosione. I fiumi diretti al mare hanno in sospensione una grande quantità di minuscoli frammenti, mentre altri detriti più voluminosi saltano, rotolano o strisciano sul fondo. I continui urti durante il trascinamento smussano i loro spigoli, fino a farli diventare ciottoli arrotondati. Giunti in pianura, i fiumi rallentano man mano la loro corsa e così depositano i detriti trasportati: prima quelli più grandi e pesanti e poi quelli più piccoli e leggeri. ApuanGeoLab ti spiega perché nella profondità delle montagne sono talvolta presenti grandi quantità d’acqua, che scorrono e stazionano entro una rete complessa di cavità e condotti naturali, dalle forme e dimensioni più svariate, scavati dall’acqua stessa in un lungo periodo di tempo (fino a due o più milioni di anni). Queste grotte carsiche o complessi ipogei si formano in rocce solubili, come calcari, dolomie, gessi, ecc., soprattutto con la dissoluzione chimica dei minerali costituenti, ma pure con l’erosione meccanica dovuta allo scorrimento delle acque sotterranee. |
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